Politica
8 Marzo 2016
Il Movimento 5 Stelle attacca Estense.com e si... impantana

La macchina nel fango

di Marco Zavagli | 4 min

Leggi anche

Morto in via Bologna. Sessanta giorni per gli esiti dell’autopsia

Ci vorranno almeno sessanta giorni per il deposito degli esiti dell'autopsia e dei test tossicologici eseguiti ieri (lunedì 1° dicembre) sul 27enne Juda Eniezebata, il giovane di nazionalità nigeriana che mercoledì (26 novembre) sera, dopo essere uscito dalla caserma dei carabinieri di via del Campo, dove poco prima era stato sottoposto a un controllo, è stato stroncato da un malore

(foto CC BY 2.0)

(foto di Joost J. Bakker, CC BY 2.0)

Ci sono volte in cui scrivere un’invettiva non è nemmeno divertente. Non ci sono i presupposti. Sembra quasi di barare. Tutto è fin troppo facile e lenisce il sapore di una sonora rampogna. È il caso del recente attacco al nostro giornale da parte del Movimento 5 Stelle di Ferrara.

Abbiamo scritto che, per le donazioni al M5S, è stato aperto un conto privato, il “conto personale”, su Pay Pal. Le notifiche delle relative donazioni sono intestate a un privato, in questo caso Mauro Ballola. Per le certificazioni pubbliche dei conti spetta alla bontà di chi gestisce l’account scegliere se e quando pubblicarli. In estrema sintesi: tutto è affidato al buon cuore del signor Ballola o di chi insieme a lui eventualmente gestisce l’account Pay Pal. Si parla di crimini? No, di opportunità, metodo, trasparenza.

Cosa risponde il Movimento 5 Stelle, o almeno quelli che ne tengono le redini? “La macchina del fango contro il M5S”. Suonano le trombe di corno di Gerico e via all’operazione vittimismo. L’esordio è da copione: “Il M5S non accetta finanziamenti pubblici come gli altri partiti, si finanzia esclusivamente con le donazioni private. Questa è una condizione ben nota ma che continua ad essere puntualmente strumentalizzata”.

Strumentalizzata a che fini? Politici, ovvio. Proseguiamo con la lettura. “Il M5S di Ferrara, al pari degli altri esponenti del Movimento delle altre città, sono soggetti ad una campagna diffamatoria preordinata a mezzo stampa in vista degli appuntamenti elettorali in avvicinamento”.

Chissà allora cosa dovrebbe dire il Pd dopo l’articolo odierno sulle accuse di poca chiarezza di bilanci e gestione. Campagna diffamatoria preordinata e a doppio senso? Mah. Tornando invece ai cinquestelle nostrani, temiamo che gli esponenti delle altre città non abbiano nulla da temere, visto che quelli che abbiamo contattato utilizzano il conto costruito da Pay Pal per le associazioni. La relativa ricevuta è intestata all’associazione. Troppo facile.

Ancora gli strumentalizzati. “La trasparenza rimane una delle nostre pagine eccellenti. Al contrario di quanto affermato su un noto quotidiano online locale, in perfetto stile “macchina del fango”, non esiste alcun conto PayPal privato per le donazioni (il nome del singolo privato che risulta è dato dall’obbligo di fornire i dati per il trasferimento dei soldi), tutto è intestato al M5S di Ferrara che utilizza i proventi per le spese di propaganda politica pubblica, condivise nel Gruppo e con gli attivisti, attraverso un tesoriere fiduciario delegato dai consiglieri e dagli attivisti collaboratori, con pubblicazione trimestrale dettagliata sul nostro sito ufficiale. Chiunque voglia prendere visione di atti e note spese è il benvenuto. Come, peraltro, abbiamo già riportato a certi “giornalisti” che, tuttavia, preferiscono scegliere la strada della diffamazione a quella dell’informazione!”.

Qui serve l’aiuto di H.G. Wells. Mentre noi scagliamo contro i poveri pentastellati la macchina del fango, loro devono avere sperimentato la macchina del tempo. Come è fisicamente possibile che ci sia una pubblicazione trimestrale delle donazioni dettagliata sul sito ufficiale se l’acconto paypal è nato a gennaio? Misteri della fede.

Rimaniamo nella fantascienza. Si dice che il nome del singolo privato che risulta dalle ricevute “è dato dall’obbligo di fornire i dati per il trasferimento dei soldi”. Non dubitiamo dell’integrità di chi gestisce quel conto ma è certo che, se apri un conto privato, non ti può arrivare una ricevuta dal Vaticano. Bastava, ribadiamo, non intestarlo a un privato. Troppo devoto.

Ci viene detto dal signor Ballola che il M5S non poteva permettersi di costituire un’associazione perché “ci costerebbe più di 300 euro all’anno” (ma non avevano scritto che il conto non era privato?). Lo stesso Ballola scrive in un commento in calce al nostro articolo che hanno “speso 280 solo di comunicati radio”. Troppo imbarazzante.

Sempre Ballola, questa volta su facebook, avverte che “sto pure pensando di agire legalmente se dovessero sussistere delle ipotesi di reato”. Se ha già consultato un avvocato (ci offriamo di fare noi una donazione su paypal per coprire le spese legali), avrà già avuto come risposta che quelli eventualmente diffamati siamo noi. Troppo difficile da spiegare.

A tutto questo si aggiungono le voci di due membri storici del meet up che hanno appena dato le dimissioni dopo aver letto il nostro articolo. A loro non era stata spiegata la differenza tra conto privato e conto business di PayPal. A sentir loro, non gli era nemmeno stato chiesto se erano d’accordo. D’accordo o meno, loro a quel conto non hanno accesso. Poco sopra si leggeva di scelte “condivise nel Gruppo e con gli attivisti”. Troppo condiviso.

Insomma, più che macchina del fango si dovrebbe parlare di macchina nel fango. In questa vicenda chi dirige il M5S di Ferrara si è impantanato con l’auto in una palude e per uscirne non fa che accelerare. Speriamo solo che non si tuffino nell’acqua per ripararsi dalla pioggia.

Troppo speranzoso.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com