Comacchio
16 Settembre 2015
In consiglio comunale Fabbri traccia il piano del lavoro per i prossimi 5 anni

Imu e Tasi, non aumenta il gettito complessivo

di Marco Zavagli | 4 min

Consiglio comunale ComacchioComacchio. Il progetto “Comacchio 2015-2020” traccia quella che sarà la Comacchio dei prossimi 5 anni, o meglio, per usare le parole del sindaco è “un documento strategico, che spero possa guidare la discussione del Consiglio Comunale nei prossimi anni”.

Durante il Consiglio Comunale di ieri, martedì 15 settembre, Marco Fabbri ha esposto rapidamente i punti salienti di un documento che riprendendo gli spunti del Patto per il lavoro, siglato a livello regionale lo scorso 20 luglio, ne cala i contenuti “nel particolare periodo vissuto dalla nostra comunità”. Un “documento aperto” che lascia spazio ai contributi di tutti i soggetti, istituzionali e non, pubblici e privati, che trae spunto e fondamento da alcuni “documenti fondamentali” come li ha definiti il primo cittadino.

In cima alla lista il già citato Patto per il lavoro, sottoscritto in sede regionale, ma anche il “documento strategico territoriale” redatto dalla partecipata S.i.Pro al momento in discussione e non accora ufficialmente approvato, ed anche il “piano d’azione locale leader 2020” redatto dalla partecipata del Comune di Comacchio, Delta 2000. La quale ha stilato il documento relazionandosi con i vari gruppi d’azione locale (Gal) della zona leader, comprendente le aree rurali del basso ferrarese e della provincia di Ravenna.

Il risultato è dunque un programma “che necessita di condivisione ampia – ha precisato Fabbri – tra attori istituzionali, operatori del sociale, e tutti coloro che accetteranno di sostenere lo sviluppo territoriale”, in un’area che lo stesso sindaco ha definito “debole” in un confronto che il primo cittadino auspica “non solo consiliare”. Per far fronte alla debolezza del territorio, secondo Fabbri sarà necessario “fare squadra, rete, per lottare contro l’esclusione e la povertà”.

L’ossatura del documento è grossomodo quella del Patto per il lavoro, articolato in sei punti, o “driver” programmatici. Sarebbe la prima declinazione in chiave territoriale del Patto sottoscritto in sede regionale, come ha precisato Fabbri durante la sua comunicazione ufficiale.

Persone, comunità, sviluppo e impresa, territorio, semplificazione e legalità. Ecco i sei temi, tutti connessi con il grosso tema del “lavoro”, intorno ai quali ruota il progetto. Nella redazione dei singoli punti l’analisi è partita dall’osservazione delle criticità, come nel caso dell’abbandono scolastico “tra i più alti in regione e in Italia, da bandiera nera” ha commentato il primo cittadino. È attestato infatti intorno al 13% l’abbandono dopo il conseguimento della licenza elementare nei territori del Delta. Ma anche il problema dell’auto referenzialità degli istituti secondari della zona, che creano percorsi di formazione “staccati dalle reali esigenze”. La soluzione prefigurata è quella di un sistema di istituti che creino percorsi di formazione che incontrino le esigenze del territorio, recuperino i “mestieri del mare” e formino professionalità utili.

Sullo sviluppo delle imprese, Fabbri, presentando il documento ha ricordato come sia necessario “costruire l’identità turistica del territorio” puntando sul rilancio del comparto vallivo e delle saline, sulla manifattura e sull’archeologia, da rilanciare e riqualificare. Tocca anche la questione della salubrità delle acque il primo cittadino comacchiese che ha dichiarato che un “modello di gestione sarà pronto per la prossima primavera anche per il comparto balneare e non solo per quello agricolo”.

In ultima istanza, dopo un rapido passaggio sui temi di legalità, appalti e sicurezza sul lavoro, Fabbri ha agguantato il tema della semplificazione, annunciando di voler proporre Comacchio, come sito turistico “pilota” in regione per l’adozione di strategie di semplificazione amministrativa.

Il consiglio è poi proseguito con la relazione del sindaco sulla modifica delle aliquote Imu e Tasi per il 2015, in seguito ad un rilievo operato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Dal dicastero è stato segnalato al Comune di Comacchio di rideterminare l’imposta municipale unica fissata all’11,4 per mille. “Non aumenterà il gettito complessivo, la ridefinizione riguarderà esclusivamente la Tasi sulle seconde case” ha precisato Fabbri. La maggiorazione di 0,8 punti, fatta pesare sul calcolo Imu è stata invece trasferita alla Tasi in seguito alla segnalazione del Ministero. In sede di votazione, il consigliere comunale Malano de L’Onda si è detto contrario, motivando il suo voto con il fatto che “a fronte di quello che chiediamo, non diamo abbastanza. Il turismo di case è ancora una risorsa per noi”. I voti contrari di Pd e L’Onda non hanno però impedito alla variazione di passare e ottenere l’immediata eseguibilità.

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