Altri casi Aldrovandi? Il senso delle parole era un altro. A distanza di un mese arriva una indiretta smentita alla frase dell’ispettore Alessandro Chiarelli, che in sede di presentazione del suo ultimo libro, dedicato al caso Aldrovandi, si lasciò sfuggire una frase enigmatica: “era sbagliato già il mattinale nel quale nemmeno si parlava dello scontro (in riferimento alla morte di Federico, ndr), un tentativo riduzionista per risolvere la situazione come se ne sono visti tanti nel corso dei decenni in Italia. Anche a Ferrara ci sono state altre situazioni molto dubbie risolte in modo abbastanza ‘in carrozza’”.
La smentita, anche se non si sa se attenga al contenuto o al significato, arriva dal sindaco di Ferrara, che risponde all’interpellanza depositata in merito lo scorso 20 marzo dal consigliere Leonardo Fiorentini.
Tagliani fa sapere che il questore ha “ricevuto il funzionario di pubblica sicurezza citato nell’interpellanza”. E che “il funzionario ha riferito al questore che il testo giornalistico pubblicato a seguito della presentazione pubblica del suo saggio non corrisponde affatto al senso delle parole da lui espresse nel corso della presentazione suddetta, ma che tuttavia egli non ha inteso dar corso ad una smentita pubblica”.
E questo nonostante nel frattempo la procura avesse aperto un fascicolo proprio per chiarire quella frase. “Il questore ha condiviso quest’ultima scelta, in quanto eventuali precisazioni avrebbero potuto – a loro volta – dar luogo ad ulteriori strumentalizzazioni mediatiche”, prosegue Tagliani, per aggiungere che “anche il resoconto resomi da una funzionaria comunale che ha partecipato alla presentazione, conferma come il senso e la sostanza delle affermazioni del funzionario di PS siano state travisate – o quanto meno, gravemente mal interpretate – dal testo giornalistico”.
Per dovere di cronaca va aggiunto che diverse altre persone presenti all’iniziativa hanno confermato a Estense.com l’esatta esposizione nell’articolo delle frasi dette da Chiarelli.