
Lo staff composto da Simona Ascanelli, Daniele Marcello, Laura Fornasari, Pantaleo Greco, Alberto Liboni, Ruby Martinello e Carmelo Ippolito
La “patologia del pavimento pelvico” può sembrare un’espressione tecnica e difficile ma si tratta invece di un problema diffuso e spesso sottovalutato, che interessa una parte del corpo molto delicata: la pelvi, sotto il pube. Queste problematiche saranno l’argomento del corso “Chirurgia mini-invasiva dei prolassi pelvici” che si terrà mercoledì 15 aprile, dalle 8.15 alle 15.30, presso l’aula magna dell’ospedale di Cona.
Ora anche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara può contare su di un team multidisciplinare in cui chirurghi, ginecologi e urologi assistono le molte donne che nel ferrarese, ma non solo, presentano l’urgenza e la sofferenza di una patologia del pavimento pelvico.
Si tratta di un nuovo approccio orientato ai pazienti (in questo caso alle donne) ed alle loro specifiche necessità che si pone l’obiettivo di abbattere le barriere dei singoli reparti e specialità. Una modalità di lavoro basata sulla collaborazione di più specialisti attraverso visite combinate, percorsi unificati di analisi clinica del paziente, diagnosi e terapie frutto di decisioni condivise e, quando necessario, interventi operatori in equipe.
Oltre il 30% delle donne soffrono di questa patologia e delle conseguenze ad essa legate (ad esempio prolasso uterino, vescicale e rettale, incontinenza urinaria, defecazione ostruita, incontinenza fecale). Le più colpite sono soprattutto quelle che hanno avuto figli (ed eventuali lacerazioni dovute al parto) con gravi ed evidenti disagi per la vita affettiva, sessuale e sociale. Vi sono vari livelli di gravità e disfunzionalità e quindi diverse possibili soluzioni: dalle cure mediche e farmacologiche fino agli interventi chirurgici.
Tuttavia questo rappresenta un problema sottovalutato e spesso tratto in modo scorretto. Molte donne, infatti, per timore, vergogna o scarsa conoscenza del fatto che si tratta di una patologia curabile – in molti casi, fino alla guarigione – non si rivolgono ad un medico o quando lo fanno vengono molto spesso “sballottate” da un reparto all’altro e da uno specialista all’altro. Da qui l’esigenza di offrire alle persone un nuovo percorso terapeutico assistenziale che possa accompagnarle dalla diagnosi alla cura.
Le pazienti possono rivolgersi a un numero unico (0532-236548) e prenotare una visita combinata con gli specialisti. Da quel momento in avanti vengono seguite da un interlocutore unico fino alla guarigione parziale o totale.
Il seminario si rivolge non solo agli addetti ai lavori ma a tutta la cittadinanza interessata e presenterà il nuovo progetto, mostrando l’efficacia di questi interventi combinati attraverso una diretta streaming con la sala operatoria.
Il direttore dell’Unità Operativa di Clinica Chirurgica Alberto Liboni, insieme al nuovo direttore dell’Unità Operativa di Ginecologia Pantaleo Greco, e al direttore dell’Unità Operativa di Urologia Carmelo Ippolito, col supporto del direttore del Dipartimento Chirurgico Giorgio Cavallesco e della Direzione Generale, hanno favorito la sperimentazione e lo sviluppo di questo percorso. I chirurghi Simona Ascanelli e Daniele Marcello, la ginecologa Ruby Martinello e l’urologa Laura Fornasari, coadiuvate da un’infermiera dedicata (Diana Padovani), ogni mercoledì visitano le pazienti con disturbi complessi del pavimento pelvico.
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