Voghiera. Un’occasione per poter discutere delle varie sfaccettature della gestione dei rifiuti, presso il castello del Belriguardo, dal titolo “Il riuso delle idee fa bene all’ambiente”, quello voluto dal sindaco di Voghiera Chiara Cavicchi, in cui ha presenziato il ministro dell’ambiente Gianluca Galletti ed il presidente di Area Gian Paolo Barbieri.
La discussione, a tratti per veri addetti ai lavori, è stata assistita da gran parte dei rappresentanti dei comuni serviti da Area tra cui anche Tiziano Tagliani e Caterina Ferri, assessore all’ambiente del comune di Ferrara.
Il progetto ambizioso di Area sarà quello di attuare il passaggio al sistema di raccolta porta a porta di tutti i Comuni serviti, 15 della provincia di Ferrara più Comacchio, da attuare entro il 2018, altro spunto sarà quello di coinvolgere anche le amministrazioni dell’alto ferrarese.
La situazione di Area segue le direttive della legge di stabilità per l’applicazione della tariffa a corrispettivo, secondo la quale occorre utilizzare modalità di rilevazione puntuale del conferimento dei rifiuti.
Questa modalità, unita all’introduzione del ‘sacco contatore’, un contenitore aggiuntivo dal costo di un euro per disincentivare gli utenti meno virtuosi, permetterà di arrivare ad una precisa determinazione della produzione di rifiuti e quindi del pagamento, mentre allo stato attuale delle cose la determinazione del corrispettivo è ancora legata agli ordinari parametri di incrocio tra metri quadrati e persone-abitanti.
Quanto stato fatto, ed ancora in corso d’opera, ha nuovamente ricevuto i complimenti del ministro, il quale successivamente ha spiegato “la reticenza al cambiamento di altri comuni, tra cui anche Bologna, ancora assoggettati alla Tarsu”, tassa definita “troppo orientata verso il beneficio delle utenze domestiche e più negativa verso le attività commerciali”.
Galletti ha così illustrato che il motivo per cui molti comuni non hanno ancora adottato un regolamento per rendere la Tari proporzionale alla produzione dei rifiuti è dipeso “dal dover decidere su quali criteri agire e dalla messa a punto di un sistema di misurazione puntuale della quantità di rifiuti”, così come stabilito dalla Legge di Stabilità 2014.
Introdurre quindi una Tari “proporzionale” potrebbe essere “la strada migliore per premiare il virtuosismo dei singoli e delle aziende nella lotta allo spreco, incentivando una maggiore consapevolezza nella gestione e nella produzione di scarti a tutti i livelli di consumo, dalla Gdo alle famiglie, cosa che la Tari, così come introdotta, rischia di non fare”.
Questo salto di qualità “è rimesso alle volontà delle giunte e dei consigli comunali, oltre che al benestare della burocrazia”.
Salto di qualità già effettuato da Area che, col benestare dello stesso ministro, potrà indire un periodo di sperimentazione per l’esecuzione delle tariffazioni puntuali, normative permettendo.
In chiusura del dibattito il ministro ha visionato un breve filmato inerente alla collaborazione stretta tra la Pro Loco di Voghiera e l’associazione Libera, da cui è nato un progetto inerente alla raccolta di attrezzature necessarie alla conduzione dei beni confiscati alla mafia, sensibilizzando così la comunità sul tema della criminalità organizzata. Galletti ha infine espresso la propria soddisfazione nel vedere che “la lotta alle mafie parte anche dalle piccole realtà”.
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