Il salvataggio della pecora smarrita da parte del sindaco Alan Fabbri e la successiva decisione di affidarla all’associazione Nuova TerraViva ha fornito il pretesto al consigliere Francesco Colaiacovo per interpellare la giunta sul rilascio di via delle Erbe – già sede dell’associazione – da parte dei vecchi concessionari.
Nello specifico, il capogruppo del Pd chiede all’amministrazione comunale se “come da ordine del Tribunale di Ferrara l’area è stata liberata da persone e cose” e se “le costruzioni incongrue sono state demolite e ripristinata l’area in aderenza ai vincoli urbanistici“.
Per farlo, Colaiacovo si avvale di una sentenza del 12 febbraio 2020, con cui il Palazzo di giustizia ha “accertato la scadenza della concessione amministrativa di un appezzamento di terreno demaniale, sito in Ferrara via delle Erbe 29 e ha ordinato all’associazione Nuova TerraViva, il rilascio dell’immobile libero da cose e persone entro il termine di scadenza dell’annata agraria 2020”.
Lo scorso 7 marzo però, il consigliere dem fa notare che l’amministrazione comunale ha concesso lo svolgimento dell’attività di somministrazione all’associazione Nuova Terraviva Aps fino al 26 settembre 2021 e, tramite un avviso pubblico del 30 aprile 2021, ha anche bandito “l’avviso di manifestazione di interesse per la concessione dell’area comunale di via delle Erbe 29, con il termine di 30 giorni”.
A ciò, afferma successivamente Colaiacovo, si aggiunge sia l’orientamento di giunta Pg 122259/2021 dello scorso 12 ottobre, con cui è stato approvata la procedura ristretta con invito a presentare offerta a trattativa privata tramite gara ufficiosa, ai 14 soggetti che hanno manifestato interesse a riscontro dell’avviso pubblico, ma anche la determina 2021-2759, resa esecutiva in data 25 novembre con cui è stato pubblicato il bando di gara ufficiosa tra i soggetti che avevano risposto alla manifestazione d’interesse.
Considerato che nell’area di via delle Erbe 29 “sarebbero stati realizzati costruzioni non congrue con i vincoli urbanistici, imposti su quella parte particolarmente pregiata e importante della città”, l’esponente del Partito Democratico sottolinea così che l’area deve “essere ripristinata libera di ogni costruzione incongrua, in modo da consentire ai nuovi assegnatari di prendere possesso dell’area priva di qualsiasi gravame” e che già dal 26 novembre, data di scadenza dell’ultima concessione ricevuta, l’associazione Nuova Terraviva Aps, dovrebbe averla liberata, anche alla luce della gara in corso per l’assegnazione di via delle Erbe.