Politica
16 Dicembre 2020
Investimenti per riqualificare largo Castello e Darsena e per il progetto "1 km di mura all'anno". Sul 'Duca rosso': "Riconoscere il ruolo importante svolto dalla sua amministrazione nell'opera di recupero di questo monumento cittadino"

Lavori pubblici, bilancio 2020 da 82 milioni con una sorpresa: Fabbri crea un nuovo ente e lo affida a Soffritti

di Redazione | 5 min

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di Davide Soattin 

82 milioni di euro suddivisi tra i 17.5000.000 relativi ai lavori terminati, i 50.000.000 di quelli in corso e i 14.000.000 di quelli ancora in fase di progettazione avanzata. Questo il bilancio dei lavori pubblici eseguiti dal Comune di Ferrara durante il 2020.

A darne conto è stato l’assessore Andrea Maggi, nel corso di una conferenza stampa che ha visto anche la partecipazione del primo cittadino Alan Fabbri: “Spesso non abbiamo neanche la consapevolezza del ruolo che ha l’attività del Comune nei confronti del nostro territorio. 82 milioni di euro spesi nei lavori pubblici significa lavori importanti di riqualificazione e ristrutturazione di immobili di pregio, come Ferrara fortunatamente ha, ma anche la manutenzione”.

“Abbiamo voluto affrontare da subito – aggiunge Maggi – il tema del decoro urbano e della cura degli spazi pubblici. La città è un organismo vivente che si muove in continuazione ed è soggetta ad un deterioramento che può così essere contrastato solo attraverso dei tagliandi di manutenzione”.

Nello specifico, nel corso di tutto il 2020 l’amministrazione comunale ha messo in campo ben 3.500.000 euro per gli interventi di manutenzione ordinaria, tra cui l’asfaltatura di strade e marciapiedi, e per quelli di manutenzione straordinaria, come per esempio l’abbattimento delle barriere architettoniche, ad esclusione delle piste ciclabili, e allo stesso tempo ha aggiudicato una somma pari a 600.000 euro per la riqualificazione di largo Castello.

A livello di spese per i beni monumentali poi è di 13.520.545 euro il dato relativo ai lavori ancora in corso, di cui fanno parte anche il lotto A del Palazzo dei Diamanti e Palazzo Schifanoia, oltre che la cancellata di Parco Massari, mentre i lavori terminati e in corso di collaudo hanno visto lo stanziamento di 6.376.267 euro per gli interventi a Piazza Ariostea, alla Torre dell’Orologio e al restauro dei fornici delle Mura Nord di via Azzo Novello e viale Tumiati (250mila euro il costo, ndr), ma non solo.

Diversi invece sono i lavori ancora in corso d’opera, per cui saranno utilizzati 34.689.699 euro, tra cui il progetto “1 km di mura all’anno”, che – stando alle parole di Maggi – “partirà non appena verrà giudicato il bando e inizialmente guarderà al lato Ovest, quello più deteriorato e maggiormente esposto alle intemperie” per cui “non faremo nulla di nuovo, se non la pulizia dalle erbacce, il consolidamento delle pareti murarie con l’obiettivo di fare una lavoro di conservazione che vogliamo sia il nostro fiore all’occhiello per un totale di 900mila euro”.

Gli interventi toccheranno anche il Giardino delle Duchesse, il lotto B del Palazzo dei Diamanti e il Palazzo Massari, quest’ultimo per 10mila euro.

Saranno ripristinate successivamente anche le numerose fontane cittadine sulla falsariga di quella di piazza Buozzi (5mila euro) a Pontelagoscuro, tra cui quella che sorge nel giardino di piazza Repubblica (150mila euro) e quelle di piazza XXIV maggio in zona Gad, di piazza Roverella e del giardino di Palazzina Marfisa D’Este (50.000 euro).

Prosegue anche la riqualificazione dell’area ex Mof, dove sono già iniziati i lavori per la nuova “Darsena cittadina”, vale a dire un progetto che prevede l’articolazione dell’area in tre spazi strutturali dalla “piazza della città” alla banchina fino alla infrastruttura verde urbana, con l’obiettivo di trasformare “la fortuna di avere un fiume in città – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici – in un luogo di aggregamento per i giovani come i Navigli a Milano“. La durata del progetto è prevista intorno ai 180 giorni e avrà un costo di 1.350.000 euro.

Sono 2.982.698 euro quelli spesi per l’edilizia scolastica, mentre 3.907.300 quelli per gli impianti sportivi, tra cui rientrano anche i 400mila euro spesi per il completamento delle recinzioni esterne ed opere residuali allo stadio Paolo Mazza. A proposito di Spal, la nuova Casa dello Sport (300mila euro) si è trasferita dal centro sportivo di via Copparo all’ex sede della circoscrizione 4 in via Bologna.

A ciò si vanno poi ad aggiungere anche il restauro del monumento ai caduti di Codrea (15mila euro), la messa in sicurezza della ex scuola Pietro Lana (20mila euro), la riqualificazione strutturale antisismica delle ex scuole di Chiesuol del Fosso (101mila euro) e la manutenzione straordinaria ai magazzini comunali di via Marconi (200mila euro).

Capitolo ponti: 700mila euro sono i soldi spesi per la manutenzione di quelli che sorgono in via Darsena, via Modena e in via Cà Bruciate nella frazione di Codrea, mentre 800mila euro sono stati destinati per il cavalcavia di via Ferraresi per un totale di 1.500.000 euro.

Non passa inosservata nemmeno la decisione adottata dalla precedente amministrazione di affidare il servizio di rendimento energetico per impianti di illuminazione, oltre che semaforici, ad Hera Luce per circa 28 milioni di euro, che ha visto l’ammodernamento dell’intera rete di illuminazione della città su circa 24.000 punti luce, l’installazione o la manutenzione di oltre 9.500 sostegni, il rifacimento di circa 230mila metri di linee elettriche, gli interventi su circa 500 quadri elettrici e l’installazione di 259 nuovi punti luce. A tutt’oggi sono stati sostituiti circa 3.048 apparecchi illuminanti e 540 sostegni.

Infine, per quanto riguarda il verde pubblico, c’è da registrare un aumento dell’impegno comunale del 45.5%. Nel 2020 si sono infatti spesi 400mila euro in più per interventi aggiuntivi, mentre nel 2021 una nuova gara di appalto vedrà 3.100.000 euro per la gestione della parte ordinaria e 1.300.000 euro per la parte straordinaria a confronto dei 2.650.000 e 275mila di euro che sono stati investiti negli anni passati. In più sono stati piantati 3.400 nuovi alberi, suddivisi tra i 1.000 di via Prisciani e via Carretti lungo la ferrovia Ferrara-Bologna e i 2.400 di via Carlo e via Turoldo, che costituiranno un bosco di 16mila mq.

“Volevo ringraziare sia i dipendenti che le imprese – conclude il sindaco Alan Fabbri – perché ci hanno permesso di lavorare anche in un periodo complicato come quello che stiamo attraversando. Sin dal nostro insediamento abbiamo cercato di ragionare quotidianamente sulla manutenzione ordinaria, cercando di ascoltare le richieste del territorio”.

Infine una nuova nomina, quella dell’ex sindaco Roberto Soffritti, il ‘Duca rosso’ che ha governato Ferrara per 16 anni dal 1983 al 1999. “Stiamo anche pensando di creare un Ente Mura come ha fatto la città di Lucca e di nominare Roberto Soffritti presidente onorario per riconoscere il ruolo davvero importante che ha svolto la sua amministrazione nella valorizzare i beni monumentali, storici e culturali ferraresi. Mi reputo più che soddisfatto perché siamo riusciti a lavorare unendo gli interventi importanti alle piccole opere”.

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