Politica
30 Ottobre 2020
I sindacati e la Baraldi (Pd) pongono una questione di legittimità: "Sembra che possa presentare domanda solo chi in aprile se l'è vista rifiutare. Così la sentenza non trova applicazione"

Buoni spesa: “Il Comune rispetti la sentenza del tribunale. E proroghi i termini”

di Redazione | 2 min

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I buoni spesa del Comune di Ferrara per l’emergenza Covid continuano a far discutere e questa volta sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil a porre una questione di legittimità dopo la sentenza del tribunale che ha imposto all’Amministrazione di riaprire i termini per la presentazione delle domande cancellando i criteri discriminatori della prima delibera. Sullo stesso tema arriva anche un’interrogazione della consigliera comunale Ilaria Baraldi (Pd).

Dalle segnalazioni ricevute dai sindacati sembrerebbe che al momento della telefonata da parte dei richiedenti sulle nuove domande da presentare verrebbe affermato che solo chi ha già presentato domande in aprile e se l’è vista rifiutare ha diritto a richiedere i buoni. Situazione, questa, che escluderebbe comunque chi nella prima fase non ha potuto presentare domanda proprio a causa dei criteri discriminatori.

“Si tratterebbe evidentemente – commentano i tre sindacati – di una indicazione che non risponde alle disposizioni della sentenza del tribunale, che in questo modo non troverebbe applicazione”. Il fatto è che il termine per la presentazione delle domande scade proprio domani, dopo appena cinque giorni dall’apertura del bando, e così Cgil, Cisl e Uil martedì scorso hanno inviato una pec al sindaco e all’assessora chiedendo di verificare urgentemente le disposizioni impartite “riducendole nel caso a legittimità”, ribadendo inoltre la richiesta di estendere il termine di accoglimento delle domande “chiarendo con ogni canale comunicativo la possibilità di presentare domanda per chiunque fosse escluso dai criteri discriminatori della prima delibera”.

“Ad oggi nessuna risposta – riferiscono i sindacati – peccato che il termine scada domani: non c’è alternativa, i termini vanno prorogati e il Comune deve fare chiarezza e garantire l’applicazione della sentenza. Non sarebbe tollerabile negare ancora una volta diritti a lavoratori e lavoratrici in difficoltà”.

Che l’accesso ai nuovi buoni spesa venga negato a chi non aveva presentato domanda nella prima fase sembra confermato da quanto afferma Ilaria Baraldi nella sua interrogazione al sindaco: “Chiamando i numeri telefonici del Comune per richiedere i buoni spesa, parte una registrazione che testualmente dice “Il servizio è riservato esclusivamente ai cittadini che hanno richiesto il bonus ad aprile ma non l’hanno ricevuto. Per tutti gli altri si prega di riagganciare”. Per questo la Baraldi chiede a Fabbri per quale ragione ai cittadini che ne hanno i requisiti venga negata la possibilità di fare richiesta di buoni spesa “in spregio all’ordinanza del Tribunale di Ferrara del 17 lugluio 2020, richiamata dalla stessa delibera di Giunta comunale, con cui si obbliga il Comune in modo espresso a consentire la presentazione di nuove domande”.

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