Lettere al Direttore
14 Settembre 2010

I metodi del confronto politico, il rispetto delle persone

di Redazione | 2 min

Lo stile dello scontro politico proposto da PpF continua su un crinale sempre più stretto volto ad attuare non tanto il progetto politico enunciato nel nome, ma piuttosto la distruzione dell’avversario trasformato in nemico, con il rifiuto di qualsiasi proposta o iniziativa diversa dalle proprie nell’indefettibile certezza di avere il monopolio della verità. Così ogni occasione diventa pretesto per disprezzare e condannare gli altri, mentre le sporadiche coincidenze di punti di vista sono sempre “vittorie” imposte dall’intelligenza e dall’impegno di PpF contro l’ottusità e l’immobilismo del resto del mondo.

Anche quando PpF avanza proposte, è sempre con una premessa così riassumibile: voi (il PD e la maggioranza consiliare sempre, di volta in volta anche questo o quello dei gruppi di minoranza) non capite niente, le vostre obiezioni e le vostre argomentazioni sono tutte sbagliate e risibili, sollevate per giunta con intenti sempre disdicevoli quando non chiaramente colpevoli; solo se riconoscerete i vostri errori, rinuncerete ai vostri scopi inconfessabili e farete come noi diciamo, avrete una possibilità (peraltro improbabile) di redimervi. Qualsiasi critica ne riceva in cambio, naturalmente, è giusta causa per PpF di lamentare e denunciare un intollerabile e gratuito attacco personale.

Purtroppo i media nazionali hanno fatto scuola in questi anni, assuefacendoci alla politica della rissa continua. Illuminante sull’ormai completo allineamento dello stile di PpF all’incultura politica oggi imperante in Italia è la recente contestazione al Presidente del Consiglio Comunale per una presunta inopportunità della sua partecipazione fuori dell’aula consiliare (in una rubrica che si chiama “Punti di Vista”) al dibattito politico sull’inceneritore di Cassana.

Dello stesso tenore è l’ultimo attacco al Sindaco, paragonato ad un noto pagliaccio televisivo per una sua iniziativa mediatica volta a sbloccare i lavori della tangenziale ovest, iniziativa che PpF ha trovato “comica” e sufficiente a bollare questa Amministrazione, tra l’altro, di “scarse professionalità amministrative”, “galleggiamento”, “opportunismo elettorale”. A rincarare la dose non sono mancate accuse di totale inazione della nostra Amministrazione nei confronti dell’ANAS, nella più completa ignoranza della realtà ben diversa delle cose, secondo la caratteristica propensione denigratoria di PpF.

Certo ognuno è libero di fare come crede per raggiungere i propri obiettivi, ma è un fatto che queste premesse impediscono ogni possibilità di confronto costruttivo o di mediazione, mentre inquinano il metodo democratico dell’agire istituzionale. Fino a quando PpF sarà attestato su questa linea di scontro politico astioso e distruttivo, sappia l’ex city-manager che quanto meno nessuno di noi (“rilassato” o meno che sia), tra i Consiglieri della maggioranza, sarà disposto a dargli una mano come egli dice invece di avere in mente di chiedere.

Gruppo Consiliare del PD del Comune di Ferrara

(fonte: CronacaComune)

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