Attualità
18 Ottobre 2019
Kusiak: “Gli studenti diventano custodi e depositari della memoria del nostro patrimonio”

Monumenti Aperti, le Mura scoperte dai giovani

di Redazione | 3 min

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Presentata la terza edizione di “Ferrara Monumenti Aperti”, manifestazione che si terrà sabato 26 e domenica 27 ottobre, e patrocinata dal Comune di Ferrara, coordinata dalla Onlus Imago Mundi e organizzata dall’associazione culturale Ferrara Off in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte. Lo scopo dell’evento, infatti, è la valorizzazione del patrimonio culturale cittadino.

Dopo le due precedenti edizioni incentrate sul patrimonio seicentesco e del Novecento della città estense, quest’anno l’attenzione è rivolta ad un vero e proprio simbolo della città: le Mura. Il tema si lega a quello più generale della manifestazione nazionale che quest’anno è “Radici al futuro”, ovvero ciò che ci appartiene come storia e su cui poggia il domani delle comunità.

“Monumenti Aperti, attraverso le Mura, ci permette di guardare oltre, con un’apertura nei confronti del territorio, tutto attraverso lo sguardo dei giovani”. Questo il primo commento di Marco Gulinelli, assessore alla cultura del Comune di Ferrara che esprime grande entusiasmo per l’evento imminente.

Il ruolo dei giovani, infatti, è fondamentale e centrale in questa manifestazione, in quanto “diventano custodi e depositari della memoria del nostro patrimonio e questo è il modo più divertente e attivo per coinvolgerli”, afferma l’assessore alla Pubblica istruzione Dorota Kusiak che sottolinea la valenza educativa e pedagogica del progetto. I giovani studenti, infatti, dalla scuola primaria alla scuola secondaria di I grado, diventano piccole guide che illustrano ai visitatori i monumenti della città.

“Monumenti aperti”, in particolare, è un’idea nata a Cagliari e che pian piano si sta estendendo su tutto il territorio nazionale. A parlarne delle sue specificità, sono stati il vicepresidente della Onlus cagliaritana Imago Mundi Massimiliano Messina e il responsabile comunicazione “Monumenti Aperti” Giuseppe Murru.

“È un progetto nato nel 1997 a Cagliari – racconta Messina – da un’idea di un gruppo di studenti universitari con lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale della propria città. Nella sua realizzazione è stato coinvolto il mondo delle associazioni, le amministrazioni comunali e soprattutto le scuole. Parlando di numeri – continua il vicepresidente – oggi la manifestazione ha assunto una dimensione regionale contando 62 comuni con 780 monumenti aperti e vanta il prestigioso Premio dell’Unione Europea per il Patrimonio Culturale/Europa Nostra Awards 2018”.

Dal 2014, inoltre, l’evento è sbarcato sulla penisola e, come ci racconta Giuseppe Murru, “ha coinvolto le Langhe piemontesi, nelle terre raccontate da Cesare Pavese e Beppe Fenoglio, l’Emilia Romagna, la Lombardia e la Puglia assurgendo ad una dimensione nazionale. Il nostro obiettivo ora – continua Murru – è creare una rete nazionale per coordinare al meglio l’evento”.

Ma tornando alla città di Ferrara, a parlarci nello specifico ci sono Marco Sgarbi e Giulio Costa di Ferrara Off. “L’evento quest’anno – afferma Sgarbi – vede come protagonisti circa 1300 studenti delle scuole primarie e secondarie di I grado di Ferrara e oltre 100 docenti. La tematica, declinata da quella nazionale “Radici al futuro”, si lega al progetto Hicaps, un network europeo per la valorizzazione e la gestione dei parchi e dei giardini storici che a Ferrara ha portato alla costituzione di un nuovo itinerario turistico nel parco delle Mura”.

Le Mura, quindi, tradizionale simbolo di divisione “assumono una funzione, come dice Costa, che non è più quella di difesa quanto di connessione poiché mettono insieme varie fasi storiche della città riassunte nei 25 monumenti proposti”.

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