Politica
17 Settembre 2019
Lodi: "Aumentiamo la rimozione delle panchine coinvolgendo residenti e studenti". Fabbri: "Segnale contro la mafia nigeriana". Pd: "Non c'è strategia"

“Parchi sicuri” e chiusi di notte: si parte con la recinzione di piazzetta Toti

di Elisa Fornasini | 3 min

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“Togliere le panchine è solo il primo step di un’operazione complessa”. La ‘strategia’ annunciata dal vicesindaco Nicola Lodi per l’operazione “Parchi sicuri” arriva alla seconda fase: dopo la rimozione delle panchine “sottratte ai luoghi tipici dello spaccio e ricollocate in altre aree verdi”, è stata assicurata la chiusura notturna dei parchi considerati più ‘critici’.

Sulla scia di quanto accade al Massari e al Pareschi, “a novembre verrà chiuso di notte il parco Enrico Toti” annuncia Naomo in consiglio comunale, ma l’intenzione dell’amministrazione è di “recintare altri parchi in Gad: vogliamo mantenere la promessa fatta in campagna elettorale che il parco del grattacielo diventerà il più bello di Ferrara“.

Il vicesindaco vede le “recinzioni dei parchi, che avranno un’entrata e un’uscita“, come “una scelta per tutelare i nostri figli e anziani che a mezzanotte non frequentano queste aree”, per la quale “ho già sentito le forze di polizia“.

La soluzione “anche per evitare il vagabondaggio” è approvata dal sindaco Alan Fabbri che sta “valutando diversi preventivi per verificare i costi delle recinzioni, che devono essere giuste e belle” anche se specifica che si tratta di una “ricognizione generale in una logica pluriennale“.

La proposta è menzionata durante la discussione della mozione presentata da Francesco Colaiacovo (Pd) in cui si chiede di “sospendere la desertificazione dei parchi pubblici” e di “presentare una strategia sulla sicurezza” che attualmente “non rispecchia l’indirizzo programmatico di coinvolgimento dei cittadini nella rigenerazione urbana”.

Ma Lodi non arretra di un passo: “Non sospenderemo ma aumenteremo la rimozione e collocazione delle panchine, come fatto anche da amministrazioni Pd, perché è l’inizio di un progetto ambizioso che continueremo nei prossimi anni fino ad arrivare alla bonifica dei parchi diventati territorio dei nigeriani, dove vige criminalità e insicurezza per colpa del Pd”.

Un “progetto articolato, serio, concreto e continuativo, unico in Italia, in totale collaborazione con associazioni di residenti e scuole aderenti – prosegue il numero due della giunta -: a giorni consegneremo alcune panchine agli istituti Aleotti e Dosso Dossi per essere decorate e riposizionate nei parchi dove verranno create aule didattiche. Al parco dell’Amicizia, ad esempio, ho tolto solo una panchina rotta dove si sedevano due spacciatori ma ne ho già messe altre quattro come richiesto dai residenti”.

Le schermaglie non si contano: si va dal “consiglio di prendere la patente” avanzato da Lodi ad Aldo Modonesi (Pd) al famoso post sugli ‘spaccini’ ripreso da Fabbri con le minacce di “diffida” lanciate dalla ‘dem’ Ilaria Baraldi, fino alla mozione d’ordine presentata da Dario Maresca (Gente a Modo) che chiede il rispetto delle tempistiche degli interventi consiliari.

L’ultima parola spetta al sindaco: “La vicenda è stata strumentalizzata ma il messaggio è che noi non ci stiamo al fatto che certe zone siano in mano alla mafia nigeriana, anche per via della gestione dei richiedenti asilo da parte delle cooperative. È una risposta pratica al grido di dolore di tanti cittadini esasperati, come il nuovo comandante della polizia locale per limitare il degrado, cercare di togliere lo spaccio e porre fine ai parcheggiatori abusivi. Nei prossimi cinque anni potenzieremo il patto per la sicurezza con la prefettura per avere più risorse e armeremo la polizia locale nella nuova caserma”.

Il voto non regala sorprese: la mozione è stata respinta con 18 voti contrari (Lega, FdI, Ferrara Cambia, FI) e 11 favorevoli (Pd, Gente a modo, Azione civica, M5S) mentre alcuni rappresentanti della Rete per la pace seduti tra il folto pubblico fanno capolino con un foglio dedicato alla cover degli Skiantos “Mi piacciono le panchine”.

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