di Cecilia Gallotta

“Non ci sarà nessun ballottaggio, perchè vinceremo noi, al 51%”. La fiducia e l’ottimismo del candidato M5S Tommaso Mantovani ha avuto la meglio persino sui nuvoloni che hanno minacciato fino all’ultimo il comizio di sabato pomeriggio in piazza Trento Trieste, sul palco “che rimarrà a disposizione fino al 26 maggio e che intendiamo riutilizzare sicuramente – assicura Mantovani – perchè il nostro programma è ‘in progress’, così come lo sono le opinioni dei cittadini, che noi vogliamo ascoltare giorno dopo giorno”.

Ma diverse idee già annotate in programma ci sono, a partire dalla “prima delle cinque stelle”, come la definisce il candidato, quella dell’acqua pubblica, storica battaglia del movimento a partire dalla legge di iniziativa popolare del 2007, che raccolse il sostegno di oltre 400mila cittadini, successivamente aggiornata e, in questa legislatura, depositato a firma di diversi parlamentari del 5 Stelle. “C’è anche un progetto di legge nazionale – illustra Mantovani – che prende il nome della parlamentare Federica Daga, e che vogliamo assolutamente portare avanti, assieme alla strada regionale, quella di raccogliere un certo numero di Comuni che siano disposti a ripubblicizzare il servizio idrico: con l’adesione di Imola, che conta 70 mila abitanti, è già stata una bella botta”.

Ma anche ambiente ed energia occupano il podio “delle cinque stelle”, perchè oltre ad “una bonifica del territorio, e prima di essa, vogliamo fare un monitoraggio delle discariche e dei maceri che hanno inquinato Ferrara, nonchè dell’incidenza di cancro nella nostra provincia, che registra una media di linfomi non-hodginks nettamente superiore alla media regionale. Quando il dottor De Togni chiese 25 mila euro per completare il monitoraggio – attacca Mantovani – la giunta rispose picche”.

Il petrolchimico viaggia poi verso le bioplastiche nel programma del M5S, che aspira al progetto ‘Matrica’ per la produzione di ‘plastica vegetale’, avviato in Sardegna con 400 milioni di euro ed il supporto di Novamont e Versalis, “che hanno delle joint-venture anche qui da noi a Ferrara nel petrolchimico, cosa che potrebbe anche incidere sull’aumento occupazionale”. Asso nella manica del partito pentastellato è poi un progetto a finanziamento europeo, “che punta alla produzione di materiale biologico per le industrie a partire dalla coltivazione della canapa”.

Il capitolo trasporti punta chiaramente sulla bicicletta, mirando al “sogno della pedonalizzazione della città: ma quanto meno i bus, se non totalmente elettrici, dovrebbero essere ibridi, e con il posto per caricare le biciclette. Perchè secondo i climatologi ci restano 12 anni di tempo per convertire il clima, e non c’è un pianeta B”.

Il programma conta poi sul sostegno di 21 nomi, affacciatisi ufficialmente per la prima volta sabato pomeriggio: Argentesi Roberto, Battistini Giulia, Canella Francesca, Canella Davide, Canella Rino, Caushi Marco, D’Alessio Orazio, Fabbian Gloria, Giannotta Rosalia, Guerrieri Marco, Lanzoni Daniele, Maldini Gabriele, Marchetti Davide, Marchetti Susanna, Molinari Mauro, Pasetti Paolo, Pasqualini Donatella, Quaglia Fabrizio, Schena Luciana, Zangara Antonio, Zapparoli Luigi.