(archivio)

di Simone Pesci

Il centrodestra e il centrosinistra in ambito culturale non sono mai stati così lontani. L’ultima delibera marchiata Pd in consiglio comunale, infatti, ha aperto una vera e propria frattura fra le parti.

Il documento sancisce una variazione di bilancio per il 2019 e 2020, in modo tale da consentire l’allestimento della mostra di De Nittis a palazzo Diamanti (47mila e 50mila euro nelle due annate), programmata da dicembre ad aprile 2020, e per il finanziamento dell’esposizione fresca di inaugurazione al Meis (62 mila euro per due anni), oltre che un contributo di 10mila euro al Buskers Festival e 160mila euro per estendere l’appalto di servizio delle gallerie d’arte comunali. Il tutto utilizzando “i maggiori introiti derivati dalla Holding”, spiega Massimo Maisto.

Tommaso Cristofori passa all’attacco: “Il centrodestra continua a sbandierare e chiedere che ci sia massima attenzione verso il turismo e la cultura, fa bellissimi incontri e convegni per incentivare il turismo, fa il giro per vedere le vetrine abbassate, e poi quando si trovano le risorse vota contro”.

“La destra e il M5s hanno votato contro una richiesta che nasce dalle associazioni di categoria, di fare una mostra a palazzo Diamanti che non si avrebbe avuto il tempo di organizzare a giugno” precisa Maisto, che si rammarica per il fatto che invece di votare contro “si poteva anche chiedere di fare una delibera ad hoc, se volevano segnalare il loro impegno”. Per l’attuale assessore alla cultura c’è il sentore che si sia “dimostrato il totale disinteresse nei confronti di questo comparto”.

E ancora, una provocazione: “Alle associazioni di categoria, alcune è evidente che hanno spostato candidature del centrodestra, va bene questo atteggiamento? Avevano chiesto a gran voce una mostra, che senza questa delibera non sarebbe stato possibile fare”.

La segretaria comunale del Pd Ilaria Baraldi parla di “schizofrenia fra quanto predicato e quanto effettivamente attuato sia a livello locale che nazionale”, con l’auspicio che in primis “si mettano d’accordo fra loro”. Fa la voce grossa anche Aldo Modonesi, che condivide il pensiero ‘schizofrenico’ di Baraldi prima di mettersi a fare la conta: “Mettiamo in fila il ‘no’ di Palazzo Diamanti, del Massari, dell’ultima tranche del finanziamento del Meis e anche questo. Perché i turisti aumentino, nella nostra città ci vogliono mostre di qualità, come fa Ferrara Arte con quella del Boldini e come sarà con quella su De Nittis. Che piaccia o no ci vuole una riorganizzazione degli spazi museali. E’ l’unica idea vincente per portare più turisti città”.

Modonesi si pungente quando afferma che “se ti vuoi porre su un determinato livello, devi anche immaginarti che possa esserci un pezzo di contemporaneità nei palazzi”, con riferimento cristallino alla questione dei Diamanti. Infine un affondo da campagna elettorale: “Quando cresce la cultura, cresce il turismo e l’occupazione, che non si fa con i ‘no’ che constatiamo in consiglio comunale a fronte dei magnifici slogan che campeggiano sui cartelli elettorali”.