Eventi e cultura
11 Aprile 2019
L’artista: “Il dialogo con Boldini è stato stimolante. Amo confrontarmi con gli artisti del passato”

Offside, in mostra i Corpi Splendenti di Henri Foucault

di Redazione | 2 min

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Apre al pubblico sabato 13 aprile, per la rassegna di arte contemporanea Offside, la mostra Corpi Splendenti di Henri Foucault, curata da Dominique Païni, al Palazzo dei Diamanti.

Il progetto Offside, programma espositivo off, ideato Maria Luisa Pacelli, si pone l’obiettivo di mettere in comunicazione l’opera di importanti nomi dell’arte contemporanea con quella storicizzata dei maestri del passato, creando un legame intellettuale che ne sottolinei diversità e punti di incontro.

Corpi splendenti è frutto di un lavoro lento e meticoloso con origini fotografiche; corpi di donna impressi su carta fotosensibile ricordano eleganti studi anatomici confondendo la profondità con l’attraversamento. Moderni rayographs alla Man Ray, le sagome bianche su sfondo nero sono decorate finemente con spilli e swarovski neri. “Foucault lavora per aggiunta, ornando le figure con oggetti che provengono dalla moda che, colpiti dalla luce, fanno vibrare i corpi candidi – racconta Barbara Guidi, curatrice delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara -. Un lavoro scultoreo, anche grazie alla matrice fotografica che, utilizzata con la tecnica dell’impressione, dona plasticità ai corpi sottolineandone i volumi”.

A mettere in comunicazione Boldini e Foucault non sono soltanto i corpi femminili, la verticalità delle opere e l’indagine sul movimento fluido ed impercettibile, ma anche un esplicito omaggio, dell’artista francese, all’Amazzone boldiniana. “Foucault è riuscito a trasformare il quadro di Boldini in un monumento equestre dotandolo di imponenti dimensioni – afferma Païni -. Anche la tecnica lo caratterizza: l’Amazzone è un collage composto da ritagli di fotografie”.

“Il dialogo con Boldini è stato stimolante. Amo confrontarmi con gli artisti del passato, anche molto diversi da me, perché mi permettono di apprendere, di imparare – spiega Foucault -; ma ammiro Boldini per la maestria con la quale fa vibrare i corpi cercando gli impercettibili movimenti dei tessuti. Il corpo sembra dissolversi in questa vibrazione: questo è ciò che mi interessa e che ho cercato anche nelle mie opere”.

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