Eventi e cultura
21 Luglio 2018
Maestro del documentarismo storico, fu anche regista televisivo, sceneggiatore e giornalista

È morto Massimo Sani, il regista ferrarese che raccontò il Dopoguerra

di Redazione | 2 min

Leggi anche

A Factory Grisù al via le visite guidate alla scoperta del grande cinema

Un vero e proprio viaggio all'interno del cinema ferrarese e della storia italiana degli ultimi settant'anni. Le mostre permanenti "Vancini Manifesto" e "80 Ossessione" avviano un ciclo di visite guidate, a partire da domenica 28 aprile alle ore 10, negli spazi dell'ex caserma dei vigili del fuoco

Massimo Sani in occasione della donazione del suo archivio alla città di Ferrara

Si è spento all’età di 88 anni il regista ferrarese Massimo Sani. È morto a Roma durante la notte colui che era considerato uno dei maestri del documentario storico, firmando per la televisione italiana come i cicli ‘Italia in Guerra’, ‘Ieri la guerra, oggi la pace’, ‘La guerra dimenticata’, ‘Prigionieri’.

Sani era nato a Ferrara nel 1929 e si era laureto in Chimica nella sua città natale. È qui che fonda il cineclub Fedic ed entra in contatto con il mondo del cinema e con grandi autori come i suoi concittadini Florestano Vancini e Michelangelo Antonioni.

Sempre a Ferrara firma la regia dei primi cortometraggi, girati con Ezio Pecora e Renzo Ragazzi, finendo nel 1956 nella sua seconda casa, la Rai. Qui entra come collaboratore e gira le prime inchieste.

Parallelamente Sani cura l’attività di giornalista. Scrive dalla Germania per il settimanale Epoca e per i periodici del Gruppo Mondadori e, successivamente, sempre nella prima metà degli anni ‘60, collabora per altre riviste come Il Mondo, La Fiera Letteraria, Il Ponte.

Dopo l’esperienza tedesca si trasferisce a Roma. È tra il 1965 e il 1999 che escono i suoi lavori più importanti, come i film inchiesta per la Rai (Il crollo di un impero, Persia, anniversario di un impero, Italia in guerra, Prigionieri, Prigionieri italiani) e gli sceneggiati televisivi come La guerra al tavolo della pace.

Il Comune e la Provincia di Ferrara, con la collaborazione dell’Istituto ferrarese di storia contemporanea e del liceo classico Ariosto, in occasione del suo ottantesimo compleanno, gli avevano dedicato un’iniziativa dal titolo “Massimo Sani, un regista ferrarese di fronte alla storia” articolate in tre giornate nel novembre del 2009. L’autore dimostrò la sua riconoscenza, donando l’intero suo archivio all’Istituto di storia contemporanea della sua città.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com