Politica
21 Gennaio 2018
La deputata uscente traccia il bilancio dei suoi tre anni alla Camera: “Soddisfazione per la ricandidatura”

Elezioni. Boldrini (Pd) pronta per il bis: “Il mio lavoro per il partito e per il territorio”

di Redazione | 4 min

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“Ieri abbiamo avuto una direzione lunghissima dove ho avuto grande soddisfazione dal mio partito che ha apprezzato quello che ho fatto in questi anni ed è stata indicata la mia persona come candidata per le prossime elezioni. Ci sono stati attestati di stima che mi hanno gratificato”. Sono queste le parole di Paola Boldrini il giorno dopo la direzione provinciale del Pd che ha definito la sua ricandidatura per la prossima legislatura.
Ora ci sarà uno step ulteriore in quanto il regolamento sulla stesura delle liste Pd “prevede un passaggio successivo a livello nazionale” ma, sottolinea Boldrini, “in primis dobbiamo vincere le elezioni e ci spingeremo a farlo tutti insieme”.

È la stessa deputata, a margine della conferenza stampa di rendicontazione della sua attività parlamentare di tre anni, a ricordare le difficoltà iniziali: “Il mio compito l’ho eseguito e ho dimostrato il mio impegno. Arrivare a legislatura iniziata, dover imparare tutti i meandri e le relazioni necessarie per portare avanti i provvedimenti è un lavoro incessante in cui non devi perdere un minuto. È un lavoro che ho imparato e che mi piacerebbe mettere a frutto ripartendo con la nuova legislatura e con un bagaglio che favorirebbe il mio partito ed il mio territorio. Io vedo un investimento nella mia persona”.

Quello della rendicontazione dell’attività parlamentare è, secondo Boldrini, “un atto dovuto da rendere a tutti i cittadini che hanno il diritto di sapere quello che ho fatto in questi tre anni. Questo rendiconto è stato focalizzato maggiormente sul tema che mi sta più a cuore che è quello della sanità, essendo io in commissione affari sociali e sanità, e sono gli argomenti che mi hanno da sempre accompagnato fin dai miei percorsi precedenti. Ho anche trattato altre tematiche quando i cittadini mi chiedevano di seguire altre problematiche: raccoglievo le istanze e poi cercavo di trovare le soluzioni attraverso provvedimenti ex novo o cercando soluzioni su provvedimenti già esistenti”. E ancora: “Questa presentazione – prosegue la deputata Pd – non è richiesta da statuto o da prassi parlamentari però mi sembrava doveroso farla. Questo anche per sfatare chi dice che in Parlamento non si lavora e dimostrare invece che c’è tanta gente che lavora con cognizione di causa. Dovrebbe essere il compito di tutti i parlamentari rendicontare la propria attività in modo che i cittadini vedano cosa viene fatto in Parlamento. Le persone si stanno allontanando dalla politica e la politica ha il compito di fare un passo verso i cittadini”.

Nella brochure di presentazione dell’attività di Paola Boldrini spunta sicuramente il dato delle presenze in aula che supera il 90%: “Sono d’accordo con Renzi quando dice di legare lo stipendio del parlamentare alla sua partecipazione in aula e avevamo messo nella riforma costituzionale che ci deve essere un minimo di presenza come a scuola. Le mie assenze sono state involontarie e dovute a missioni, come quella fatta per conto della commissione sugli effetti dell’uranio impoverito, o per appuntamenti con funzionari o ministri che inseguivo da tempo per portare a casa un obiettivo o provvedimento. Dopo di che c’è gente, non voglio fare nomi ma andate a verificare nei siti, che vedo 3 o 4 volte nell’arco di un mese in aula”.

“In virtù del bicameralismo perfetto ci sono parecchie leggi che sono rimaste al palo in Senato che avranno priorità per la nuova legislatura”, spiega la deputata Pd, riferendosi in particolar modo “allo ius soli che è un mancato provvedimento che è stato strumentalizzato fino in fondo in contemporanea all’emergenza migratoria”, mentre, “un’altra norma che doveva terminare e che è molto importante per il nostro territorio è il collegato agricolo che conteneva la legge sulla pesca. Noi abbiamo un territorio con un litorale dove i pescatori attendevano questo provvedimento per sanare situazioni che si erano venute a creare”. Nel rendiconto presentato non mancano poi “le cose che mi piacerebbe portare avanti se dovessi tornare in Parlamento. Tra queste c’è il tema di completare l’inserimento della fibromialgia che in Italia riguarda 2 milioni di persone e a Ferrara 2 o 3 mila persone”.

“Portare a casa il testamento biologico è stato un grande risultato raggiunto con tanta passione” dichiara Boldrini, ribadendo l’importanza anche della “volontà politica per raggiungere questo traguardo. Ci sono dei stati dei compromessi, come per le unioni civili, che non hanno completato la legge ma intanto ce l’abbiamo. In questa legislatura abbiamo ottenuto tantissimi provvedimenti sui diritti che vanno perfezionati ma migliorare una legge piuttosto che iniziarla è tutta un’altra cosa”.

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