Basket
24 Novembre 2017
Un evento in onore del "giocatore più forte mai visto a Ferrara, l’uomo con più carisma e capacità di attrarre le persone a vedere le partite, il campione più rappresentativo"

Il Kleb Basket ritira la maglia numero 15 di John Ebeling

di Redazione | 3 min

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John Ebeling

Domenica prossima, prima dell’inizio della partita tra Bondi Ferrara e De Longhi Treviso si svolgerà la cerimonia del ritiro della maglia numero 15 appartenuta a John Ebeling. Nato a Trenton, New Jersey il 2 gennaio 1960, John Michael Ebeling è arrivato in Italia nel 1982 nell’allora Mangiabevi Ferrara che faceva il suo esordio nel campionato di A2 sotto la guida di coach Marco Calamai. Fin da subito il biondo di Trenton è entrato nel cuore degli appassionati ferraresi così come Ferrara è entrata nel suo cuore. In una lunga carriera costellata di successi, “Il guerriero” è tornato altre tre volte nella città estense, in altrettante società diverse. Tra il 1982 e il 2005 ha giocato in piazze importanti del basket italiano come Firenze, Forlì, Cantù, Reggio Emilia e Fabriano; in Spagna ha giocato l’Eurolega a Badalona, ma è stato anche Granada, Granollers e Murcia. Dopo aver assunto la cittadinanza italiana ha giocato anche a Cento e Lumezzane. Attualmente fa il corrispondente per agenti americani in Europa, ma nel mondo del basket ha ricoperto anche il ruolo di direttore sportivo. Ora vive a Ferrara con la sua famiglia.

Ecco alcune dichiarazioni del presidente del Kleb Basket Ferrara Fabio Bulgarelli e dello stesso John Ebeling.

Fabio Bulgarelli: “Tutti gli appassionati del passato, del presente e del futuro non possono mancare all’evento del ritiro della maglia di John Ebeling: dalla storia e dal futuro togliamo la canotta numero 15 che ha indossato John. Da domenica in poi nessun giocatore potrà più avere questo numero. E’ un evento che facciamo in onore di Ebeling che, a detta di tutti, addetti ai lavori, appassionati e tifosi, è stato il giocatore più forte mai visto a Ferrara, l’uomo con più carisma e capacità di attrarre le persone a vedere le partite, il campione più rappresentativo. Invito tutti ad essere presenti domenica al palasport perché sarà davvero un momento importante per la nostra città”.

John Ebeling: “Mi fa molto piacere che sia ritirata la mia maglia, spero che non sia solamente un ricordo mio come giocatore, perché ‘dentro’ quella canotta ci sono davvero tante persone: da Gino Piffanelli a Mario De Sisti, da Rodolfo Perini a Piero Breveglieri e Franco Scopa. Tutte persone, tanto per citare quelle che non ci sono più, che hanno lavorato per il bene del basket a Ferrara. Spero che la gente non venga solamente per questo evento, ma anche per la partita. Se il ritiro della mia maglia può aiutare a far notare ancora di più il basket in città, unendo il passato con il presente, è una bella cosa”.

Un personaggio e un ricordo che non dimenticherà mai? “Gino Piffanelli. Per tutti gli anni che ho giocato a Ferrara Gino c’era sempre. A Ferrara la pallacanestro per me ha significato Gino, da quando sono arrivato, da quando ho dormito a casa sua mentre avevo la broncopolmonite e lui mi ha accompagnato all’ospedale. Ha conosciuto e ospitato la mia famiglia. Oltre ai ricordi, però, è fondamentale che la pallacanestro vada avanti, che ci siano momenti di rinascita. Ho vissuto tutte le società che si sono succedute a Ferrara e la cosa positiva è che il basket continua ad andare avanti: bisogna applaudire e apprezzare chi manda avanti la società, da Mazzanti, Scopa, Lauriola, Mascellani e oggi Bulgarelli. Ci sono anche loro dentro alla mia canotta numero 15. Domenica non sarà ritirata la maglia di John Ebeling, ma quella della storia della pallacanestro a Ferrara. Devo dire grazie in primis a Fabio Bulgarelli che ha avuto una bellissima idea: a lui sono grato e lo ringrazio. Chi può portare avanti la pallacanestro, con grande rispetto per il passato, lo ammirerò sempre. Fabio ha fatto un bellissimo gesto”.

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