Attualità
21 Novembre 2017
A due anni dal 25 Novembre che ha segnato la vita ed il futuro di 32mila famiglie ferraresi

Azzerati e NoSalvabanche presenti al Caso David Rossi

di Redazione | 3 min

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Per ricordare in un modo diverso i due anni dal 22 Novembre 2015, i Risparmiatori Azzerati di Carife insieme ai NoSalvabanche di Ferrara hanno deciso di aderire e sostenere l’iniziativa dell’Associazione Stampa di Ferrara, dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna e della Libreria IBS di Ferrara di venerdì 24 novembre – con la presentazione del libro di Davide Vecchi, “Il Caso David Rossi. Il suicidio imperfetto del manager di Monte dei Paschi di Siena”, dedicato al suicidio del manager di Mps.

“Nel novembre del 2015 – ricordano i risparmiatori – iniziava una tormentata via crucis -ancora in atto – per Cassa di Risparmio di Ferrara Banca delle Marche, Popolare dell’Etruria e del Lazio e Cassa di Risparmio di Chieti; banche che non hanno goduto di alcun trattamento speciale, né dell’utilizzo diretto o indiretto di fondi pubblici per salvare i risparmi di semplici cittadini, non investitori di professione”.

Ecco perché parlare di David Rossi e della sua tragica, “e per molti versi inspiegabile, morte per suicidio – e come tale archiviata dai giudici – significa parlare di Siena e della sua banca, una banca di fatto salvata dallo Stato e diventata “pubblica”, sorte ben diversa riservata alle altre 4 banche”.

Oggi, infatti, l’azionista di maggioranza del Gruppo Montepaschi è lo Stato Italiano che detiene, complessivamente, il 52,184% del capitale sociale, con la partecipazione diretta del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

“Parlare di Monte Paschi di Siena – aggiungono – è parlare della storia del Bel Paese a far data dal 1472, anno di fondazione, ma soprattutto dei tanti misteri che ne hanno caratterizzato l’ultimo turbolento ventennio della complessa vicenda  finanziaria nazionale. Non solo: è anche avere il coraggio di guardare in faccia il volto oscuro della politica e della finanza”.

Una vicenda, quella di Mps, nella quale “si manifesta in modo drammatico tutta la vicenda di un uomo, un manager, investito assieme alla sua famiglia, da un drammatico epilogo cui noi tutti azzerati -proprio perché siamo semplici madri e padri di famiglia- manifestiamo tutta la nostra umana vicinanza alla loro inestinguibile sofferenza”.

“Noi ci saremo – assicurano Azzerati e NoSalvabanche – per ascoltare e per capire tramite il lavoro di documentazione dei giornalisti, capacità, limiti e modi su come le istituzioni preposte alla tutela della legalità e verità dei fatti umani agiscano per tutelare il bene comune: qui come altrove; dagli organi di vigilanza  Banca d’Italia e Consob all’indispensabile ruolo della magistratura per finire coi lavori della recente Commissione d’inchiesta parlamentare”.

E proprio i lavori in corso della Commissione di inchiesta sul sistema bancario e finanziario “evidenziano sempre più un problema strutturale di assetto del sistema dei controlli effettuato da Banca d’Italia e Consob; problema che ha consentito il perpetuarsi e l’incancrenirsi di situazioni che hanno alla fine portato al collasso 7 banche, allo stato di fortissima difficoltà di altre, ad oltre 50 miliardi di risparmi bruciati e ad altri 50 miliardi di costo socializzato per favore fiscale”.

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