Attualità
18 Novembre 2017
In occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, la multiutility presenta i risultati raggiunti nei primi nove mesi dell’anno 

Rifiuti ingombranti, Hera ha raccolto 9 tonnellate a Ferrara

di Redazione | 3 min

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All’appello lanciato dalla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (18-26 novembre), che invita a dare una seconda vita agli oggetti, Hera risponde “presente”, illustrando i risultati che nei primi nove mesi del 2017 ha conseguito “Cambia il finale”, il progetto della multiutility realizzato in collaborazione con Last Minute Market e tante onlus del territorio servito e finalizzato ad avviare al riuso di ingombranti ancora in buono stato, secondo i principi dell’economia circolare a cui il gruppo orienta da tempo tutti i propri business.

Solo nel 2017 sono già 89.191, pari a quasi 637 tonnellate, gli ingombranti ritirati attraverso 3.893 interventi gratuiti a domicilio nell’ambito di Cambia il finale. Di queste tonnellate, in particolare, più di 429 sono state effettivamente avviate a recupero, cambiando così il finale a tavoli, divani e altri mobili che altrimenti sarebbero stati smaltiti. Risultati importanti, resi possibili da 21 onlus e soprattutto dal civismo di tante persone, che sono la vera anima di questo progetto e alle quali si devono le 7.357 telefonate effettuate a Hera per segnalare la disponibilità di oggetti dismessi ma ancora utilizzabili. A Ferrara, grazie alla collaborazione con la onlus Officina 68 (ex Scacco Matto), sono state prese in carico 242 telefonate, attivando 185 interventi di ritiro a seguito dei quali sono state avviate a recupero quasi 9 tonnellate di ingombranti in buono stato.

Ma per dare un impulso ancora maggiore all’iniziativa, da luglio Hera ha proceduto alla distribuzione, attraverso i propri sportelli clienti, di oltre 70 mila flyer illustrativi del progetto, coinvolgendo inoltre nella campagna le stesse onlus, che presso le proprie sedi hanno fatto ulteriore attività di informazione.

Assieme a tante altre iniziative come CiboAmico (il progetto per il recupero delle eccedenze alimentari nelle mense della multiutility) e FarmacoAmico (il progetto per il riuso di farmaci non ancora scaduti), Cambia il finale dà corpo e sostanza all’impegno profuso dal Gruppo Hera per favorire la transizione verso un modello di economia circolare. Basti citare, a questo proposito, il raggiungimento anticipato di importanti obiettivi UE su riciclo e gestione dei rifiuti, l’obiettivo per la riduzione del 5% dei propri consumi energetici entro il 2020, l’utilizzo di sola energia rinnovabile a partire dal 2017 per i consumi di Hera Spa, i biodigestori per la produzione di energia elettrica rinnovabile a partire dai rifiuti, l’impianto per la produzione di biometano in costruzione a Sant’Agata Bolognese, l’ingresso nel settore del riciclo della plastica con l’acquisizione della trevigiana Aliplast, i progetti di educazione ambientale rivolti ogni anno a 100 mila studenti della scuole del territorio, nonché il progetto Scart per la realizzazione di opere d’arte a partire dai rifiuti.

Anche per queste ragioni, Hera è il primo soggetto industriale italiano ad essere entrato nel CE100, programma internazionale della Fondazione Ellen MacArthur che raccoglie le 100 realtà più attive nel mondo nello sviluppo dell’economia circolare.

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