Attualità
18 Novembre 2017
Bambini e autorità porgono omaggi e pensieri per il 73° anniversario della tragedia del ‘44

Eccidio del Doro, la speranza ‘piantata’ come un fiore

di Redazione | 2 min

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“Furono uccisi sette cittadini ferraresi qui, e ciò non fa di questo momento soltanto una cerimonia formale”. L’intento del presidente del consiglio comunale di Ferrara Girolamo Calò è quello di rivivere passo dopo passo gli avvenimenti che portarono all’eccidio del Doro, settantatré anni or sono, davanti alle autorità civili e militari, riunitesi venerdì mattina presso il cippo di via Padova.

Una vicenda che cela, nei più strazianti dettagli rievocati dal presidente Calò, come le esecuzioni fossero “prerogativa delle autorità, che prelevavano, strappavano, e trucidavano a loro discrezione”, esattamente come avvenne per i sette “uomini coraggiosi”, tutti di diverso ceto sociale, ma uniti dal filo della resistenza, e “prelevati dal carcere cittadino da un furgone messo a disposizione dalla questura”.

Ultimo giorno insieme per prefetto Michele Tortora e questore Antonio Sbordone, che porgono i loro silenti omaggi ai caduti davanti alla corona, poco prima della lettura e della benedizione per mano di monsignor Antonio Grandini. Ma gli indelebili fatti di storia vengono percepiti anche dalle classi IV e V della scuola primaria Doro, accompagnate dall’insegnante Maria Chiara Marchesini, che invitano a riflettere sul concetto di libertà attraverso i loro personali pensieri, veri ed innocenti, espressi sotto forma di metafora.

“Se la libertà fosse un colore sarebbe l’azzurro, come l’acqua che è libera di trasformarsi in mare, fiume o lago – recitano le parole semplici ma profonde dei bambini – e se fosse un animale sarebbe un leone, che ha la grinta necessaria per ottenere ciò che è giusto”.

Alla corona si sono così aggiunti, uno alla volta, i pensieri dei bambini, ‘piantati’ nel terreno come un fiore, con l’auspicio che “rinasca nel mondo, dalle ceneri della memoria, il valore che questi uomini hanno dimostrato immortale”.

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