Economia e Lavoro
17 Novembre 2017
Sit-in di protesta davanti alla prefettura. "La riforma ha peggiorato le condizioni di lavoro"

Ispettorato del lavoro in stato di agitazione: “Siamo al limite della sopportazione”

di Elisa Fornasini | 2 min

Leggi anche

Lo stato di agitazione del personale dell’ispettorato territoriale del lavoro di Ferrara proseguirà ad oltranza. Fino a che “non  saranno ascoltate le nostre richieste, perché come si possono tutelare i lavoratori se chi è preposto a tale funzione non ha strumenti, mezzi e risorse idonee?”. La domanda risuona dentro e fuori le mura della prefettura, dove questa mattina i lavoratori si sono riuniti per il secondo sit-in in un mese, convocato a livello nazionale da Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Confsal-Unsa, Usb-Pi e Intesa Funzione Pubblica.

“Abbiamo deciso di proseguire l’azione di protesta per tenere alta l’attenzione sulla riforma dell’ispettorato nazionale del lavoro che ha solo peggiorato le condizioni di lavoro” tuonano i dipendenti dell’ente ferrarese che, tra ispettori e personale amministrativo, conta una quarantina di lavoratori. Lavoratori che sono “al limite della sopportazione: continuiamo a svolgere la nostra mansione per etica professionale ma senza tutele”.

“Smantellare il ministero del lavoro e creare l’Inl come corpo unico con Inps e Inail è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso perché ha bloccato l’operatività dell’ente e aggravato una situazione in cui le risorse strumentali non sono adeguate per svolgere il nostro compito” spiegano i dipendenti che elencano i vari problemi portati dalla riforma.

Le criticità denunciate sono molteplici come il “salario accessorio maturato e non percepito, la mancata attuazione delle nuove progressioni economiche, l’inesistente e inidonea formazione del personale, la carenza di strumenti informatici e di banche dati, la forte sperequazione contrattuale e retributiva a seconda che il personale ispettivo abbia derivazione ministeriale o provenienza Inps e Inail, la mancanza del dovuto nuovo contratto integrativo per tutto il personale, la poca sicurezza nello svolgimento dell’attività ispettiva e la carenza di personale sia amministrativo che ispettivo”.

Mentre una delegazione sindacale porta le problematiche sulla scrivania del prefetto Michele Tortora, al suo ultimo giorno in città prima del trasferimento a Vercelli, i lavoratori rimasti in strada chiedono “la costituzione di un piano aziendale serio che renda omogeneo il processo di riforma e che sappia dare risposte logistico-funzionali alle criticità evidenziate; tra cui la riorganizzazione degli uffici, la definizione delle diverse funzioni e l’applicazione dei nuovi contratti integrativi”. Insomma, “vogliamo risposte dal vertice amministrativo e politico sulla inoperatività di fatto dell’Inl che ha creato confusione, malfunzionamenti e promesse disattese al personale”. E su cui rischia di piombare anche il taglio di circa 7 milioni di euro annunciato dal Mef.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com