Politica
11 Novembre 2017
Piero Fassino a tutto campo in occasione del decimo anniversario della fondazione del partito

“Le ragioni con le quali si istituì il Pd sono più valide di allora”

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Balboni: “Allarme allagamento in Cortevecchia insulta l’intelligenza dei ferraresi”

"Lanciare l'allarme 'allagamento' in piazza Cortevecchia davanti a poche pozzanghere di un centimetro di profondità è un atto che insulta l'intelligenza dei ferraresi". Esordisce con queste parole l'assessore Alessandro Balboni notando che "la stessa foto postata sui social e ripresa nell'interpellanza ci fa vedere in realtà poche piccole pozzanghere"

Ferrara al Centro. La lista di Andrea Maggi in appoggio a Fabbri

Ferrara al Centro è il nome della nuova lista civica dell'attuale assessore ai lavori pubblici, sport e Pnrr Andrea Maggi. Nasce dall'esperienza di Ferrara Cambia e sosterrà la candidatura a sindaco di Alan Fabbri alle prossime elezioni amministrative di giungo

di Simone Pesci

E’ un Piero Fassino a tutto campo, quello intervenuto venerdì sera alla Camera di Commercio per parlare dei temi presenti nel suo nuovo libro, che si intitola “Pd davvero”.

L’ultima pubblicazione dell’ex sindaco di Torino esce in concomitanza col decimo compleanno del Pd, fondato nel 2007: “Le ragioni per le quali fu istituito erano 4: volevamo dare al Paese una forza riformista che non aveva mai avuto; credevamo che fosse necessario un cambiamento dopo il cambio di secolo; pensavamo fosse necessaria una forza in grado di rinnovare sistema politico; c’era l’esigenza del rinnovamento della sinistra in Europa. Oggi sono ragioni ancora più valide di allora”.

Secondo Fassino però la “cassetta degli attrezzi” con la quale si sono affrontate le sfide del secolo scorso “oggi non basta più”, ecco quindi che il Pd per “tornare in partita in questo momento politico deve affrontare i problemi della gente”. Nel Novecento “la sinistra è stata egemone e aveva consenso con 4 concetti oggi lesionati: sviluppo, lavoro, protezione sociale, democrazia”.

Fassino ritiene necessario “trattare i dilemmi che percorrono la società”, come ad esempio “la paura principale delle famiglie che è quella del futuro dei propri figli: questo, come il lavoro, la sicurezza, l’immigrazione è uno dei temi che va affrontato”. In una maniera ben precisa, ovvero “mettendo in campo azioni nonostante le complessità”, perché è troppo “facile cercare consenso sulla semplicità”.

Guardando il passato l’ex ministro trova delle similitudini con il presente per il fatto che “10 anni fa si trattavano gli stessi argomenti di adesso”, mentre sul futuro sostiene che “bisogna essere in grado di guidare il cambiamento, perché se pensi che devi difenderti i cambiamenti ti travolgeranno”, questo lo dimostra “la storia che insegna come l’umanità sia progredita attraverso i cambiamenti”.

Fassino non si esenta dal commentare la nuova legge elettorale: “Penso che sia migliore dell’Italicum, si recupera anche il rapporto fra elettori ed eletto. E’ anche una dato di fatto che sia la legge che ha avuto la maggioranza più larga. Mi sento anche di dire che in Italia tutti pretendono di scegliere il governo prima di avere i risultati elettorali”. Infine un flash su Renzi – “lo abbiamo sostenuto perché ha cavalcato la giusta tensione al cambiamento, poi come tutti fa cose giuste e meno giuste”- e sugli Azzerati: “Ci rappresentano come quelli che vogliamo dare soldi ai banchieri, invece il problema che ci siamo posti è quello di tutelare i risparmiatori”.

All’incontro ha partecipato anche Dario Franceschini, che ha definito i due tipi di populismi italiani attuali, quello del “Movimento 5 Stelle, che dice una cosa di destra e una di sinistra ma segue la rabbia e la paura della gente”, e quello della Lega Nord che “è forse il primo partita di destra italiano”.

L’attuale ministro dei beni culturali si sofferma anche sugli “affondatori del Pd”, affermando che “la scissione credo sia sbagliata”, anche alla luce del nuovo sistema elettorale: “Oggi vince chi prende un voto in più. Abbiamo tre forze politiche quasi uguali: a destra si daranno molte botte in campagna elettorale ma alla fine sommeranno i voti, noi invece ce li sottrarremo. Su questo dobbiamo metterci della buona volontà, immaginando  chi andrebbe a guidare il Paese”.

Una battuta anche sull’incontro avuto da Renzi con gli Azzerati sul treno Pd che dal Veneto lo portava in Emilia-Romagna: “Si è fatto un ragionamento semplice sulla base che i correntisti sono stati salvati e gli obbligazionisti in modo significativo, ma non totale, hanno recuperato. Restano una parte degli obbligazionisti e gli azionisti: l’impegno di Renzi è quello di immaginare un fondo di ristoro per il risparmio tradito, che è importante prevedere perché quando c’è il capitolo di bilancio venga riconosciuto il principio”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com