Attualità
10 Novembre 2017
Pronto il trasferimento del reparto di riabilitazione. Investimento di circa 4 milioni “per un risparmio futuro”

Il San Giorgio ‘corre’ verso Cona

di Redazione | 2 min

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di Cecilia Gallotta

È tutto pronto per il trasferimento del reparto di riabilitazione che questo sabato vedrà passare i primi 40 pazienti dalle sale del San Giorgio al nuovissimo settore 2B1 di Cona. I restanti pazienti dovranno aspettare soltanto domenica sera per occupare tutti e 70 i posti letto disponibili, suddivisi in due blocchi – da 46 e da 24 – che “distingueranno anche la tipologia di degenza – illustra il direttore Nino Basaglia – come le gravi cerebrolesioni rispetto per esempio ai politraumatizzati”.

Ben 3,6 milioni l’investimento totale per la struttura, non contando i 120 mila euro di affitto “perché abbiamo preso un territorio non nostro – precisa il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Tiziano Carradori. – Ma se calcoliamo le spese che nel futuro a lungo termine non avremo più, questo ci consentirà di avere un risparmio di circa 1 milione l’anno spalmato sul prossimo triennio”.

Circa 350 mila euro sono invece stati investiti in strumentazione tecnologica, che arreda quasi tutte le stanze dell’immenso reparto, a partire dalle 15 palestre (di cui 4 più piccole e 11 grandi), fino ai 9 vani per il trattamento individuale, ai due ambulatori. Letti di ultima generazione per tutti i pazienti: oltre ad un “assetto posturale ottimale e pensati per l’ergonomia degli operatori”, sono dotati di una centralina che, collegata ad una piastra, permette di misurare diversi parametri come la frequenza cardiaca o l’entità del movimento nel letto.

I pazienti in stato vegetativo avranno la possibilità di ‘camminare’ di nuovo grazie ad appositi lettini capaci di mantenere in posizione eretta il paziente senza caricarne il peso, e mimare il cammino attraverso 12 canali di stimolazione muscolare. Ancora, 14 telecamere stereofotogrammatiche sono installate nel laboratorio per l’analisi del movimento, che grazie “all’invio di un raggio infrarosso polarizzato su un marker catarifrangente – spiega Basaglia – rende possibile l’analisi di ogni singola sfumatura del movimento”.

Un parcheggio sotterraneo “è già riservato al San Giorgio” assicura Basaglia, con 38 posti riservati ai disabili e 30 ai restanti utenti. Gli accessi “preferenziali”, anche se non dichiaratamente riservati, si trovano all’ingresso 1 e 4 “per chi ancora deve svolgere le pratiche iniziali d’amministrazione, come la registrazione”, e il 6 per chi è già ‘inserito’.

Una struttura che ha fatto gola anche agli operatori regionali dell’Inail “che abbiamo incontrato circa un mese fa”, racconta Basaglia, e che dopo aver visto la struttura avrebbero proposto l’idea di una possibile “vocazione sovraregionale – per un bacino d’utenza che comprenderebbe Lombardia, Triveneto ed Emilia Romagna – dedicata agli infortuni sul lavoro”.

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