Attualità
11 Novembre 2017
Musacci (Fipe): “Chiediamo di sapere come funzionerà il servizio raccolta rifiuti a partire dal 2018, i costi e i risparmi per le imprese”

Calotte. L’Ascom: “Scelta non condivisa prima, ora risposte chiare”

di Redazione | 3 min

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Felloni e Musacci

“Risposte chiare e condivise” per capire davvero “come funzionerà il servizio raccolta rifiuti a partire dal 2018”. È quanto chiedono al Comune e a Hera i rappresentanti di Ascom e Fipe Confcommercio.

“Abbiamo fatto proposte e promosso incontri sul tema calotte – osserva Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom – le nostre imprese avevano sollevato appunto numerose e fondate perplessità e dubbi su un sistema di raccolta dei rifiuti che di fatto non sta funzionando. In particolare i dubbi vengono avanzati dal mondo alberghiero e dei ristoratori – prosegue Felloni – anche noi abbiamo evidenziato questa mancata concertazione delle modalità della raccolta. Ritengo non si possa pensare di risolvere un problema molto sentito da cittadini ed imprese cercando di porre in antitesi le associazioni di categoria. Il Comune dovrebbe fornire invece su questo come su altri temi risposte chiare e condivise e non alzare inutilmente i toni del confronto”, conclude Felloni in chiaro aiuto all’altra associazione di categoria, la Cna, bacchettata dal sindaco Tiziano Tagliani giovedì.

“Dopo il nostro incontro ci aspettavamo sinceramente – spiega invece Matteo Musacci, presidente provinciale della Fipe – in queste ultime settimane delle risposte esaustive. Ad esempio sui costi: quanto si pagherà? È tempo di bilanci preventivi: quanto dobbiamo iscrivere alla voce rifiuti? Non si può dare un servizio obbligatorio (e senza concorrenza) non conoscendo le tariffe. Si andrà ancora a metri quadri? I conferimenti indifferenziati saranno proporzionali ai metri quadri? Ai coperti? Un ristorante è diverso da un pub, ma finora la tariffa, calcolata a metri quadri, è stata la stessa, ma i rifiuti sono molto diversi”.

“Hera – prosegue Musacci – ha recepito una norma regionale nel modo più economico: i conferimenti a numero e non a peso. Quindi i rifiuti indifferenziati vanno tenuti in azienda ma alcuni sono antigienici (ad esempio i mozziconi di sigaretta). L’Usl che ne pensa? In centro, plastica e carta hanno giorni di ritiro porta a porta e i sacchi vanno esposti in un lasso di tempo (13-14). E chi apre solo la sera? Deve tornare in azienda perché se lo lasci la sera prima ti multano. Categorie come supermercati, hotel, pubblici esercizi non possono essere trattati con l’indifferenziata a conferimento come uffici o privati”.

E si ritorna a uno dei problemi principali del nuovo sistema di raccolta sottolineato da tutte le associazioni: “Comune ed Hera – osserva Musaccci – non hanno condiviso con le categorie il nuovo metodo di raccolta. Chiediamo di sapere come funzionerà il servizio raccolta rifiuti a partire dal 2018; quali saranno i costi in capo alle imprese e sopratutto quanto potrà risparmiare, conti alla mano, ogni azienda se si comporta secondo i parametri ed i criteri virtuosi dal punto di vista ambientale. Certo differenziare costerà di più (ad esempio la formazione dei dipendenti) ma deve essere altrettanto chiaro (e non vago come finora) che chi si comporta bene dovrà avere un risparmio effettivo e non simbolico. Le nostre imprese stanno già differenziando: il servizio deve essere efficace ed efficiente e non deve rappresentare un aggravio per le imprese”, chiude Musacci.

 

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