Cronaca
31 Ottobre 2017
La decisione del giudice, esclusa Bper. Entro il 19 dicembre la fine dell'udienza preliminare

Processo Carife. Valsabbina, CariCesena e Deloitte dentro come responsabili civili

di Redazione | 2 min

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Banca Valsabbina, CariCesena e la società di revisione Deloitte&Touche entreranno nel processo Carife nella veste anche di responsabili civili. Rimane invece fuori Bper, la banca che ha acquistato la Nuova Carife.

È la decisione presa dal giudice Piera Tassoni nel processo per l’aumento di capitale Carife del 2011 che vede imputati a vario titolo per i reati di formazione fittizia di capitale (operata dalle banche con sottoscrizioni reciproche abbastanza complesse), falso in prospetto, aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e, infine, come conseguenza della formazione fittizia del capitale, la bancarotta fraudolenta, gli ex vertici di Carife Daniele Forin, Sergio Lenzi, Davide Filippini, Michele Sette, Paolo Govoni, Teodorico Nanni; poi Michele Masini della società di revisione Deloitte & Touche; Ezio Soardi e Spartaco Gafforini di Banca Valsabbina; Germano Lucchi, Adriano Gentili e Maurizio Teodorani di CariCesena.

Udienza lampo quella di lunedì, servita in sostanza solo per dare lettura della decisione su quali chiamate di responsabile civile ammettere ed escludere e fissare le prossime date nel calendario che porterà l’udienza preliminare a concludersi entro dicembre.

Saltano le date già fissate del 14 e del 22 novembre per permettere una regolare notifica degli atti a tutte le parti coinvolte, mentre il 29 le difese degli enti chiamati in qualità di responsabili civili potranno proporre le proprie questioni, così come tutte le altre parti potranno terminare con le questioni preliminari.

Dal 5 dicembre, quando prenderanno la parola il pubblico ministero e le parti civili, inizierà la discussione vera e propria, che proseguirà il giorno successivo (toccherà alle difese) per poi continuare il 13 e 14 dicembre e, infine, il 19 dicembre.

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