Indiscusso
22 Ottobre 2017

Se la polvere sottile si vedesse

di Marzia Marchi | 3 min

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Ore 8.30 via XX settembre, esco dal panificio e mi trovo un’auto parcheggiata sul marciapiede a motore acceso. La signora è appena entrata e in auto il compagno, lato passeggero. Stupidità umana cui non resisto! Faccio spegnere il motore.

Chiunque di noi sa che a respirare il gas di scarico di un auto si muore! Tuttavia non pensiamo mai a ciò che quotidianamente immettiamo nell’aria con le nostre pessime abitudini, le quali certo, non sono solo quelle di lasciare l’auto accesa mentre mi fermo al volo sul marciapiede a prendere un panino, magari biologico! Sono anche quelle di muoverci in auto a ogni pie’ sospinto e di acquistare il Suv Diesel perché fa moda, come quella di consumare elettricità senza criterio in ore di lavatrici ad oltranza, elettrodomestici inutili come lo spremiagrumi elettrico o come quello ben più grave di acquistare merce senza nessuna attenzione agli imballaggi o di buttare oggetti ancora utilizzabili che poi finiscono in inceneritore, ma ci potremmo aggiungere eccesso di consumo di carne che richiede grandi filiere produttive altamente inquinanti e uso smodato dell’aereo per viaggi sempre più lontani e sempre più brevi. Insomma ognuno di noi, certo me compresa, ha la sua lista di cattive abitudini che tutte insieme rendono la nostra aria irrespirabile. E senza l’aria….

Senza aria e senza acqua non si vive, anche accettando di cibarsi di schifosi insetti.

Ma l’aria non si vede e se non puzza sembra che non sia successo niente anche se eminenti ricerche ci dicono che facciamo sempre più fatica a respirare.

La recente ricerca condotta dalla prestigiosa Lancet Commission on pollution an health, composta da 47 scienziati di tutto il mondo ci informa che le malattie causate dall’inquinamento sono state responsabili di 9 milioni di morti premature nel 2015, il 16% di tutti i decessi del mondo, pari a 3 volte il numero di morti dovute all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria messe insieme e a 15 volte quelle provocate da tutte le guerre ed altre forme di violenza. A Torino il livello delle polveri fini è doppio del valore limite e c’è chi si preoccupa di capire le sorti politiche della sindaca che coraggiosamente ha invitato al coprifuoco! E Ferrara? Infilata nel buco della pianura padana è perfettamente in linea con gli sforamenti tanto che siamo in pieno stop alla veicolazione dei diesel Euro 4. Puramente teorico, se lo lascio acceso davanti al panificio in XX Settembre!

E’ proprio questo il lato ridicolo della faccenda. Vengono emessi i divieti e non ci sono le condizioni per controllare che siano applicati ma soprattutto non c’è la percezione che il divieto è fatto per permettere a noi stessi di respirare.

E’ ridicolo che nelle vie del centro storico larghe 3 metri si infilino questi assurdi fuoristrada da città, una contraddizione nei termini oltre che una stupida moda, stupida perché ci mangiamo spazio e ossigeno per rappresentarci quello che presto siamo più: fighi!

La solita ambientalista – ora populista? Un termine che fa tanto à la page. Chissà come si muove lei? Perlopiù in bici o a Gpl, con un auto piccolina, così per la cronaca ma ciò che ci dovrebbe interessare è architettare tutti e tutte pratiche per ridurre l’inquinamento atmosferico e ognuno di noi è portatore in prima persona di una piccola rivoluzione che può diventare anche politica se si uniscono le forze e allora: scelta del mezzo di trasporto eco-compatibile, organizzazione di vita, lavoro e abitazione per ridurre gli spostamenti, aumento del telelavoro, riqualificazione energetica delle case, comportamenti intelligenti o almeno educati, come quello di effettuare una reale raccolta differenziata e non disperdere i rifiuti per ogni dove, poi certo potremo anche contestare il sistema della calotta ma finchè ogni cittadino non si assume in prima persona l’onere di ridurre il proprio impatto sull’ambiente resta arduo pretenderlo da altri.

Se avessi una bacchetta magica ingrandirei così l’aria che respiriamo per le strade per fare vedere a tutti cosa immettiamo ogni giorno nei nostri polmoni.

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