di Federica Pezzoli

Occhiobello. Il teatro come spazio di incontro fra adulti e ragazzi, un luogo di crescita culturale e di libero sfogo della propria immaginazione. Così l’associazione Arkadiis e l’assessorato alla cultura del Comune di Occhiobello hanno concepito la nuova stagione teatrale 2017-2018 del teatro comunale locale, presentata venerdì sera proprio nella sala che ospiterà le rappresentazioni.

Fra nomi celebri e graditi ritorni, la novità – sottolineata dall’assessora alla cultura Silvia Fuso e dal direttore artistico Marco Sgarbi – è il progetto Next Generation, finanziato grazie al bando Funder35, rivolto alle organizzazioni culturali senza scopo di lucro impegnate principalmente nell’ambito della produzione artistica/creativa.

“Come amministrazione – ha affermato l’assessora Fuso – già da tempo diamo spazio al teatro per ragazzi, spesso un teatro considerato minore, ma che in realtà usa solo un linguaggio diverso e può essere interessante anche per gli adulti”. Per questo, grazie a Next Generation, “le rappresentazioni mattutine non saranno solo per i ragazzi delle scuole, ma aperte alle famiglie: genitori e nonni potranno assistere con i bambini”. “Speriamo che le stagioni di Arkadiis continuino a caratterizzare questi spazi ancora per molto tempo”, ha concluso Silvia Fuso.

“Ringraziamo l’Amministrazione comunale di Occhiobello per continuare a credere nel nostro lavoro”, ha risposto Marco Sgarbi: “come Associazione Arkadiis ci siamo spesso chiesti cosa accadrà al pubblico del futuro”, per questo Next Generation si configura come un percorso di educazione al teatro per nuove generazioni e una nuova modalità di coinvolgimento di diverse fasce d’età. “Se la scuola, per diverse ragioni, non riesce a toccare la materia teatrale, noi vogliamo intervenire con la pratica”, ha affermato Sgarbi prima di passare a illustrare i vari appuntamenti della stagione.

Si comincia il 17 novembre con Ugo Dighero, “attore noto anche al pubblico televisivo, che è già stato da noi” e “proporrà due monologhi tratti da “Mistero Buffo” di Dario Fo”. Altro nome che non ha bisogno di presentazioni è quello di Serena Dandini, che il 19 gennaio porterà a Occhiobello il reading “Serendipity” sulle “difficoltà del mondo femminile in ambito lavorativo”, anche quando si tratta di lasciarlo.

Graditi ritorni sono quelli di Tindaro Granata con “Geppetto e Geppetto” (1 dicembre), uno spettacolo sulle “famiglie omogenitoriali” che ha vinto il premio Ubu nel 2016 e il premio Istrio nel 2017, e della compagnia Sotterraneo: dopo “Be legend” tornano con un altro episodio di Daimon Project, “Be normal” (16 febbraio). La stagione si concluderà a marzo 2018 con due spettacoli su storie a loro modo ‘eccezionalmente’ normali: “Reality” (2 marzo) con Daria Deflorian, “una delle figure più interessanti del teatro contemporaneo italiano”, e “Giobbe” (16 marzo), tratto dal romanzo di Joseph Roth.

Cinque gli appuntamenti mattutini dedicati ai ragazzi (e non), tre dei quali portati da compagnie e attori presenti anche con spettacoli serali: Alberto De Bastiani inscenerà per grandi e piccini “Il ritorno di Irene” (15 dicembre), “un testo molto delicato” che narra della Prima Guerra Mondiale lasciando da parte la Storia e concentrandosi sulle storie; Enrico Messina racconterà agli adulti il suo “Orlando furiosamente solo rotolando” (2 febbraio), mentre per i più piccoli interpreterà un altro eroe, “Robin Hood”; infine Roberto Anglisani, oltre a “Giobbe”, porterà a Occhiobello “Enidutilus o Il brutto anatroccolo”.

Completano la rassegna per i ragazzi “In viaggio con nessuno”, con Guido Castiglia, e “Il sogno di tartaruga” della compagnia ferrarese Il Baule Volante. “Sono contento di questa collaborazione – ha sottolineato Marco Sgarbi – con Il Baule Volante, che ha dato un contributo di rilievo anche per il progetto Next Generation”.

Un assaggio di come il teatro pensato per bambini possa coinvolgere e divertire anche gli adulti è stato proprio “Ma cosa mi balena in mente?”, scritto da Margherita Mauro in occasione di una delle ultime esposizioni del Museo di Storia Naturale di Ferrara e interpretato con leggerezza e ironia da tre giovani attori, Matilde, Penelope e Giacomo. È incredibile quanti discorsi e riflessioni si possano fare partendo dai mammiferi marini: “Cos’è che viene sempre a galla come le balene? La verità!”.