Ostellato. Il Museo del Territorio di Ostellato inaugura, sabato 21 ottobre alle ore 10, un nuovo percorso espositivo dedicato all’archeobotanica del periodo etrusco-spinetico, già rievocato in un’altra sezione del museo con scene di vita quotidiana della città di Spina.
Il percorso espositivo propone la ricostruzione del paesaggio vegetale e dell’ambiente in epoca etrusca nell’area ferrarese, approfondendo le coltivazioni e le abitudini alimentari dei suoi antichi abitanti, andando a completare lo spazio espositivo del museo e configurandolo come Museo diffuso, ovvero un percorso espositivo, moderno e multimediale, dove il visitatore potrà immergersi partendo dall’evoluzione della terra e dell’uomo e attraverso la trasformazione del territorio del Delta e della Pianura Padana arrivare al periodo della Bonifica e alla preziosa testimonianza di Mario Soldati nel nostro territorio e alla sua amicizia con Giorgio Bassani.
Una chiara volontà che il Museo del territorio di Ostellato divenga centro di interpretazione del territorio ampliando la propria missione, dispiegando le proprie attività nel campo aperto del patrimonio culturale e del paesaggio che lo circonda. L’archeologia del paesaggio è un tema sempre più ricorrente negli studi recenti. Nelle fasi di vita dell’abitato di Spina si rileva una pressione antropica sul territorio caratterizzata da un’agricoltura specializzata con diverse coltivazioni riferibili a diversi tipi di cereali –orzo, grano, miglio, avena impiegati per fare pane, focacce e nutrienti zuppe-, legumi tra cui in prevalenza semi di fava e ceci, ortaggi -fra cui bietola, lattuga, finocchi, cicoria- e piante aromatiche quali menta, salvia e rosmarino.
Altre coltivazioni importanti erano la canapa e la vite, d’altra parte Plinio parla di un vitigno particolare denominato “spinea” o “spionia” che sembra prendere il nome proprio dalla città di Spina e si ritiene possa essere un antenato del Nebbiolo. Infine, l’alimentazione era arricchita da diversi tipi d frutta, consumata sia fresca che secca, fra cui ciliegie, fichi, noci, sorbi e cornioli, con una significativa presenza di meloni, considerata pertanto l’attestazione più antica di questa pianta per l’Italia del Nord che documenta quindi una sua coltivazione nel ferrarese a partire dall’età etrusca.
Il convegno, che sarà coordinato dall’archeologa Fiamma Lenzi dell’Ibc, aprirà alle ore 10 con il saluto del Sindaco di Ostellato Andrea Marchi, dell’assessore alla Cultura Elena Rossi, del dirigente del Polo Museale Emilia Romagna Mario Scalini e il dirigente della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Bologna Luigi Malnati. Proseguirà con gli interventi di Paola Desantis Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara sul tema “Un museo per l’archeologia del territorio”; Giulio Bigliardi sulla ricostruzione in 3D dell’abitato di Spina e mappe tattili; Marco Marchesini per la “Ricostruzione del paesaggio vegetale e dell’ambiente del Delta del Po in epoca etrusca”; Alessandro Massarente con l’illustrazione del progetto MuSst Eridano: verso un sistema museale che coinvolge i Comuni di Bondeno, Codigoro, Comacchio, Ferrara, Ostellato, Portomaggiore e Voghiera.
Seguirà la visita al museo, con l’inaugurazione del nuovo percorso, e a conclusione un buffet “Omaggio alla tavola etrusca” chiuderà il convegno.
Info : www.comune.ostellato.fe.it
Biblioteca di Ostellato tel. 0533 680379 biblioteca@comune.ostellato.fe.it
Museo del Territorio tel. 0533 681368 museodelterritoriodiostellato@gmail.com
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