Economia e Lavoro
15 Ottobre 2017
L'esperienza nel mondo della creatività sostenuta dal negozio di via Canonica

Trent’anni di gioco e scienza per ‘La terra dell’orso’

di Redazione | 2 min

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“Siamo partiti trent’anni fa come ‘Città del sole’, che è un gruppo che commercializza il gioco creativo. È un franchising, ci siamo appoggiati alla loro selezione di prodotti perché è quello che ci sentivamo di poter proporre, in linea con il nostro pensiero. Dopo 30 anni speriamo di averne ancora, non dico altrettanti, ma che ci sia una continuità per il gioco creativo e gli oggetti legati alla natura e alla scienza”. Così Liana Saiani nel giorno in cui festeggia il trentesimo compleanno de ‘La terra dell’orso’, sabato 14 ottobre, racconta la sua esperienza nel mondo del gioco creativo sostenuto dal negozio che gestisce insieme al marito Roberto Zambelli.

La storia di questa attività inizia il 3 ottobre 1987 come franchising del gruppo ‘La città del sole’ con sede prima in via Contrari, poi si sposta in via Podestà e dal 1999 nella sede attuale di via Canonica. L’attività ferrarese si discosta intanto dal franchising iniziale, pur mantenendone i prodotti ed amplia la sua offerta, cambiando il nome, che diventa ‘La terra dell’orso’ in onore dell’orsetto che fa le bolle di sapone che la caratterizza in tutta la città.

La proposta di ‘Enatura’ e ‘La terra dell’orso’ è un oggetto legato alla natura e alle scienze e con cui si possa interagire, non solo gioco per l’infanzia, ma uno strumento di apprendimento, conoscenza e crescita a tutte le età. Un esempio? Roberto Zambelli mostra che con un semplice gioco, le biglie di Newton, si può spiegare un principio elementare della fisica, la conservazione dell’energia.

“In questi trent’anni abbiamo raccolto una serie di giochi che mostrano principi di fisica applicati ed abbiamo creato una mostra itinerante sul gioco e la scienza che è gestita da mio marito Roberto Zambelli- racconta Liana Saiani-, che portiamo in giro e che fine mese sarà al Polo scientifico tecnologico in occasione di ‘Porte aperte al Polo scientifico e tecnologico’”.

È la qualità del prodotto il punto forte de ‘La terra dell’Orso’: “A Ferrara, e non solo, si è sentita una forte crisi – prosegue la titolare-, ma cerchiamo di affrontarla con la qualità dei nostri prodotti e con la coerenza nel mantenere il nostro filo logico nella scelta del prodotto, senza cadere in una logica di facile consumo”.

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