Codigoro
15 Ottobre 2017
Secondo il sindacato ci vorrebbe un intervento legislativo a difesa del reddito di chi subisce questo tipo di evento

Aviaria a Codigoro, Flai Cgil: “Ora tutelare i lavoratori stagionali”

di Redazione | 2 min

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Codigoro. Dopo il focolaio di influenza aviaria che ha determinato l’ordine di abbattimento di oltre 850mila galline a Codigoro, presso lo stabilimento Eurovo, la preoccupazione della Flai-Cgil riguarda ora i lavoratori impiegati in questo tipo di attività.

Lavoratori in gran parte stagionali e praticamente privi di tutele, soprattutto senza la possibilità – come evidenziato da Cristiano Pistone della Flai-Cgil Ferrara – di poter beneficiare di ammortizzatori sociali a compensazione delle giornate di lavoro perse a causa di questo evento calamitoso.

“L’unica integrazione al reddito prevista – spiega Pistone – è quella dalla disoccupazione agricola, erogata dall’Inps l’anno successivo rispetto alle giornate lavorate, il cui meccanismo è tale da ridurre l’importo pagato in base alla riduzione delle giornate effettivamente lavorate, abbassando conseguentemente il reddito o addirittura in alcuni casi la perdita del requisito necessario a richiedere la disoccupazione agricola”.

“E’ necessario ricordare – prosefue il sindacalista – che il meccanismo della calamità, attivo fino al 2007, dava la possibilità ai lavoratori di vedersi riconosciuto, attraverso il cosiddetto blocco degli elenchi anagrafici, le giornate figurative in relazione al lavoro svolto nell’anno precedente, a fronte di un minimo di 5 giornate lavorate. La riforma contenuta nella L.247/07 ha modificato tale principio, affermando il riconoscimento del beneficio solo nel caso in cui l’azienda agricola, presso cui il lavoratore ha prestato l’attività, abbia usufruito degli interventi del Fondo di Solidarietà Nazionale finalizzati alla stipula di contratti assicurativi contro danni alle colture e produzioni. Questo meccanismo, aggravato da un iter burocratico quasi impossibile, rende complicato l’ottenimento dei benefici anche in caso di stipula del contratto assicurativo, con conseguente mancanza di benefici anche per i lavoratori stagionali”.

“Sarebbe necessario – conclude Pistone – un intervento legislativo a difesa del reddito dei lavoratori che subiscono questo tipo di evento, basato sul fatto che sono sempre più frequenti gli episodi di influenza aviaria sul territorio regionale”.

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