di Simone Pesci

Cgil, Cisl e Uil, sabato mattina si sono date appuntamento davanti alla prefettura di Ferrara per far sentire la propria voce riguardo alle problematiche “che colpiscono la nostra provincia in maniera più grave delle altre in Emilia Romagna”. Pensioni, giovani, occupazione, sanità e il rinnovo dei contratti sono stati al centro delle discussioni fra Cristiano Zagatti, Massimo Zanirato, Paolo Baiamonte e il prefetto Michele Tortora, che ha ricevuto i segretari generali di Cgil, Uil e Cisl.

“Gli abbiamo fatto presente che il nostro è un territorio vecchio e che vive una crisi profonda” afferma il segretario della Cgil Cristiano Zagatti, che continua spiegando che, proprio per l’età media alta, si deve “assolutamente affrontare il tema delle pensioni, che a cascata sconfina nel problema della sicurezza e aumenta il problema dei giovani disoccupati, che quando hanno lavoro è a tempo determinato, sotto pagato e senza prospettive pensionistiche”.

Anche di welfare, rivela Zagatti, si è parlato con il prefetto: “Sappiamo tutti che il servizio sanitario nazionale dà 40 milioni all’anno per l’ospedale, se i contributi si dovessero ridurre si taglierebbero servizi fondamentali in una provincia vecchia che ha più bisogno rispetto ad altri territori”.

A turbare i pensieri sindacali, però, è anche “la disaffezione nei confronti della politica”, e il crollo della “fiducia nelle istituzioni”, che contribuiscono a “creare un clima preoccupante, che fa venire a meno il senso di comunità: per questo, se non riceveremo risposte concrete, continueremo le nostre battaglie con tutti i mezzi a nostra disposizione”.

Per Massimo Zanirato, Uil, la parola chiave è unità: “E’ un concetto fondamentale se vogliamo essere su tutti questi temi, e noi vogliamo esserci. Nei prossimi giorni procederemo a organizzare una serie di iniziative”.

“Tocca a noi cercare di tenere unito questo paese – afferma Paolo Baiamonte, segretario generale Cisl -. Ci dicono che non abbiamo proposte? Non è vero, quelle le abbiamo: l’auspicio è che si possa aprire un tavolo di discussione con il governo”.