Economia e Lavoro
13 Ottobre 2017
L'analisi della Confartigianato sugli ultimi dati economici: "Il credito è l'ossigeno che manca alle pmi"

“Si vuole investire calando il credito”, l’intoppo della Industria 4.0

di Redazione | 2 min

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"Sono molto stupito, e lo sono felicemente, da questa notizia, dal momento che conferma che le politiche che abbiamo adottato come maggioranza sono apprezzate dall’opposizione, e quindi riproposte". Sono le prime parole del sindaco di Argenta Andrea Baldini nel commentare l'intervento di ieri sulla stampa del coordinatore giovanile e di quello provinciale di Forza Italia, Nanetti e Toselli

Come si possono attuare progetti di crescita senza la disponibilità finanziaria? Come si possono sostenere investimenti in tecnologie guardando al modello “Industria 4.0” se ogni anno si sottraggono a Ferrara 20 milioni di credito disponibile per questi segmenti?

Le domande, per nulla banali, sono poste dal  vicesegretario della Confartigianato Ferrara, Paolo Cirelli, dopo aver analizzato i dati dell’Osservatorio dell’Economia appena diffusi dalla Camera di Commercio di Ferrara, dai quali emerge un calo del credito a disposizione degli artigiani. Il credito che Cirelli definisce “l’ossigeno che manca”.

“Sempre più spesso, anche a livello locale, analisti economici ed esponenti politici, dispensano ricette di sviluppo territoriale, dando indicazioni su come artigiani e Pmi possano agganciare la crescita, cercare nuovi mercati, fare innovazione, costituire reti – analizza il braccio destro della Confartigianato -. Articolate teorie, presentate in slide, esposte con tale semplicità e linearità che viene spontaneo chiedersi perché poi non vengano attuate con la stessa immediatezza. E perché si disperdano invece nella vastità dei bisogni o nella esigua disponibilità di risorse. La frenesia di dare risposte fa sì che si confondano gli effetti con le cause, gli strumenti con i progetti. Di qui la nostra convinzione che il ruolo della ‘politica’ dovrebbe essere guidare le istituzioni legittimate per legge o per delega ad assumere decisioni e misure concrete”.

Un esempio? “Proprio oggi, con la diffusione dei dati dell’Osservatorio della Camera di Commercio, si parla del ‘credito’, la cui concessione pare migliorata per le medio grandi imprese – sottolinea Cirelli -. Venendo agli artigiani, però, nel 2009 (Dati Centro Studi Confartigianato) potevano contare a Ferrara su una disponibilità di credito di 360 milioni di euro, oggi solo di 248, cioè quasi il 31% in meno. Una enormità”.

“Il credito per artigiani e Pmi è ossigeno – dichiara Cirelli -. Senza non si può gestire la quotidianità, assumere, lavorare per il pubblico che spesso, va detto, paga con ritardi inaccettabili. Per artigiani e Pmi ferraresi, il tema del credito e di linee specifiche di affidamenti dedicati e riservati, è una priorità improcrastinabile. E la politica deve individuarli. Noi siamo convinti che artigiani e Pmi possono dare un contributo determinante allo sviluppo del territorio, che diversamente non crescerà secondo esigenze, aspettative e urgenze da tutti condivise”.

 

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