Eventi e cultura
28 Settembre 2017
Mostra "Improvvisazioni Fotografiche-Sonorità dal 1977" alla Galleria Rrose Selavy

Marco Caselli Nirmal, i suoi primi 40 anni di foto

di Redazione | 2 min

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L’Associazione Rrose Selavy (via Ripagrande, 46 – Ferrara) presenta la mostra fotografica di Marco Caselli Nirmal “Improvvisazioni Fotografiche-Sonorità dal 1977”.

L’inaugurazione è prevista sabato 30 settembre alle ore 18.30. La mostra, che fa parte della programmazione off del Festival Internazionale a Ferrara, rimane aperta fino all’8 novembre.

Per i 40 anni di attività del fotografo Marco Caselli Nirmal, si apre quindi sabato 30 settembre alla Galleria Rrose Selavy di Ferrara, un’esposizione inedita dei suoi primi lavori fotografici. Le immagini sono state scattate nel 1977 a un gruppo di musicisti attivo a Ferrara, con cui Marco iniziava a fotografare la Musica e il Teatro. Le opere esposte rappresentano gli albori di un’esperienza artistica che negli anni si è sviluppata in Italia e all’estero. Successivamente Marco ha dato vita con il proprio lavoro a un vasto archivio di immagini di spettacoli, collaborando con il Teatro Comunale di Ferrara, con il Festival Aterforum, con Ferrara Musica e con musicisti del calibro di Claudio Abbado, Maurizio Pollini, Martha Argerich. Le immagini in mostra sono una personale trasposizione di happening  musical/situazionisti che il gruppo di giovani musicisti ferraresi metteva in scena in assoluta libertà.

Qui è Massimo Marchetti che ci spiega: “Marco è stato contemporaneamente attore e spettatore, forse l’unico che oggi possa affermare – con prove – di averla vissuta un po’ in ogni spazio: dentro, attorno, sopra e sotto. L’esperienza fondamentale di questa sua militanza è esattamente il soggetto della serie fotografica, inedita e per certi versi sorprendente, che viene presentata in questa occasione. Ciò che si mostra è una vera rarità, avvolto com’è oggi in un’aura tra il mitico e il misterioso: finalmente abbiamo una traccia degli artisti che agivano con metodo dadaista sotto l’etichetta Marcel Duchamp Vive Ancora! e che, rigorosamente, non hanno voluto lasciare segni delle proprie performance se non nei ricordi di chi può ancora dire “io c’ero”. Ma l’obiettivo di questi scatti non è quello di documentare, semmai è il concetto stesso di documentazione che Marco smonta e capovolge chiedendosi quale spazio occupare e quale contenuto esprimere. La risposta che si è dato è stata quella di riflettere sul meccanismo di funzionamento della macchina – non è detto che lo scorrimento del rullino debba per forza essere unidirezionale – ottenendo di flettere spazio e tempo e quindi di essere al tempo stesso spettatore e artefice”.

Orari di apertura : 1 ottobre (durante Internazionale a Ferrara) 10/22. Mercoledi, venerdi, sabato 16/19,30 (fino all’8 novembre).

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