Cronaca
26 Settembre 2017
Marco Greggi, docente di diritto tributario, coinvolto in un'indagine sui concorsi di abilitazione all'insegnamento. È stato interdetto per 12 mesi dalle sue funzioni

Un professore dell’Università di Ferrara è indagato per corruzione

di Daniele Oppo | 3 min

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Il prof Marco Greggi

C’è anche un professore dell’Università di Ferrara tra gli indagati dalla procura di Firenze per il reato di corruzione in merito agli esami di abilitazione all’insegnamento per le cattedre di diritto tributario.

Si tratta del professor Marco Greggi, dal 2016 ordinario di diritto tributario al dipartimento di Giurisprudenza Unife, consulente ufficiale della Commissione tributaria dell’Emilia Romagna e docente formatore presso la Scuola superiore della Magistratura.

Greggi, insieme ad altre 21 persone, è destinatario della misura cautelare dell’interdizione dall’insegnamento per 12 mesi emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze – Angelo Antonio Pezzuti – su richiesta del procuratore capo Giuseppe Creazzo, a seguito delle attività d’indagine svolte dal nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Firenze, coordinate dai pm Luca Turco e Paolo Barlucchi.

L’indagine – denominata operazione “Chiamata alle Armi” – è nata dalla denuncia che un ricercatore dell’Università di Firenze, candidato al concorso nazionale per l’abilitazione all’insegnamento, ha sporto contro alcuni docenti che avrebbero cercato di convincerlo a ritirare la propria candidatura per favorire un suo concorrente – che, secondo gli inquirenti, era in possesso di un profilo curriculare notevolmente inferiore -, con la promessa che si sarebbero adoperati con la competente commissione giudicatrice per la sua abilitazione in una successiva tornata.

Secondo quanto spiega un comunicato stampa delle Fiamme Gialle, ci sarebbero stati dei “sistematici accordi corruttivi tra numerosi professori di diritto tributario – alcuni dei quali pubblici ufficiali in quanto componenti di diverse Commissioni nazionali (nominate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per le procedure di Abilitazione Scientifica Nazionale all’insegnamento nel settore scientifico diritto tributario – finalizzati a rilasciare le citate abilitazioni secondo logiche di spartizione territoriale e di reciproci scambi di favori, con valutazioni non basate su criteri meritocratici bensì orientate a soddisfare interessi personali, professionali o associati”.

Nella mattinata di venerdì oltre 500 militari della Gdf hanno eseguito in tutto 29 provvedimenti cautelari personali nei confronti di docenti universitari: 7 sono finiti agli arresti domiciliari e 22   – tra i quali Greggi – sono stati interdetti allo svolgimento delle funzioni di professore universitario e di quelle connesse ad ogni altro incarico assegnato in ambito accademico per la durata di 12 mesi; e più di 150 perquisizioni domiciliari presso Uffici pubblici, abitazioni private e studi professionali. Tra gli indagati figura anche l’ex ministro Augusto Fantozzi. Le persone messe agli arresti domiciliari sono: Guglielmo Fransoni, professore a Lecce; Fabrizio Amatucci, professore a Napoli; Giuseppe Zizzo dell’università Carlo Cattaneo di Castellanza (Varese); Alessandro Giovannini dell’università di Siena; Giuseppe Maria Cipolla dell’università di Cassino; Adriano Di Pietro dell’università di Bologna e Valerio Ficari, dell’Università di Sassari e supplente all’Università di Tor Vergata di Roma.

Aggiornamento delle ore 13 del 22 dicembre 2023:

Il 18 dicembre 2023 il Gip del tribunale di Firenze ha archiviato su richiesta del pm tutte le accuse che riguardavano tutti gli indagati.

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