Portomaggiore
24 Settembre 2017
La Corte dei conti bacchetta l'amministrazione, quattro le criticità sul nuovo regolamento adottato a febbraio

La Corte dei conti al Comune: sugli incarichi esterni «grave violazione»

di Redazione | 3 min

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Portomaggiore. Come se non bastassero i problemi legati al bilancio consuntivo 2016, sulle mani della giunta di Portomaggiore arrivano anche le bacchettate, quattro per la precisione, da parte della Corte dei Conti regionale.

In questo caso almeno non si tratta di censure relative ai conti, ma alla corretta amministrazione: la sezione di controllo della corte contabile, con la delibera 132 del 12 settembre scorso rileva infatti delle criticità nel regolamento sugli incarichi professionali esterni, adottato dalla giunta comunale il 21 febbraio di quest’anno.

Una delle censure ha a che fare proprio con l’anno di adozione: il 2017, ovvero ben 7 anni dopo che la stessa sezione di controllo della Corte dei Conti aveva, con delibera 10/2010, già chiesto al Comune di adeguare alla legge le proprie regole sugli incarichi esterni. Un lasso di tempo talmente ampio che porta i magistrati contabili a muovere le obiezioni più pesanti, definendo il ritardo «una grave violazione del principio di correttezza dell’azione amministrativa». Tanto che impone al Comune di adeguare nuovamente il regolamento entro un termine di 120 giorni.

Gli altri rilievi sono di natura più tecnica. In particolare viene considerata non corretta l’esclusione dall’applicazione del regolamento delle prestazioni rese nell’ambito del volontariato, perché, rilevano i magistrati, «anche detti incarichi devono comunque essere affidati nel pieno rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e motivazione, a seguito di una procedura comparativa aperta a tutti i possibili interessati».

Altra censura riguarda alcuni casi in cui il regolamento ammette la concessione di incarichi in via diretta: per alcune ipotesi la sezione di controllo della Corte dei Conti, ritiene vi sia la violazione dei principi di imparzialità, pubblicità e concorrenza. Soprattutto quanto si fa menzione di “prestazioni meramente occasionali che si esauriscono in una prestazione episodica, caratterizzata da un rapporto intuitu personae“, perché, rilevano i magistrati, «estende troppo la potenziale portata della disposizione».

Ultimo rilievo, infine, riguarda la pubblicità dei provvedimento di affidamento degli incarichi: il regolamento esplicitamente dice che questa “avviene tempestivamente”, che secondo i magistrati contabili «amplia la portata della norma», omettendo di precisare che per legge le pubbliche amministrazioni devono pubblicare i dati “entro tre mesi dal conferimento dell’incarico e per i tre anni successivi alla cessazione dell’incarico”.

Sulla vicenda interviene il consigliere comunale Giovanni Tavassi: «Un’altra tegola si è abbattuta sulla mala amministrazione del Comune di Portomaggiore», afferma il capogruppo del Gruppo Misto -. La Corte dei Conti per l’Emilia Romagna ha rilevato, all’interno del regolamento, molte criticità riguardanti diversi principi, tra i quali: imparzialità, trasparenza, pubblicità, concorrenza e grave violazione del principio di correttezza dell’azione amministrativa nell’assegnazione degli incarichi e dispone che il comune di Portomaggiore adotti le misure consequenziali per conformare il regolamento rispetto ai rilievi segnalati. Auspichiamo che questi continui rilievi portino l’attuale amministrazione a rivedere la pessima modalità di gestione del nostro Comune, già gravato dalle discutibili scelte operate sul buco di bilancio e sul piano di rientro del debito».

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