Politica
24 Settembre 2017
L'iniziativa di Francesco Rendine e Massimo Masotti. E dopo il filmato "faremo un referendum cittadino"

Cassonetti a calotta. Anche Rendine li spiega in ferrarese, ma per criticarli

di Redazione | 2 min

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Francesco Rendine e Massimo Masotti

di Simone Pesci

“Siccome mi hanno detto che devo conferire pulito, am son fat al bagn e la barba”. Inizia così l’incontro, davanti a un cassonetto a calotta, fra Massimo Masotti e Francesco Rendine, nel video risposta di Gol nei confronti di Hera.

“Hera crede che i ferraresi non parlino italiano, e noi risponderemo con la stessa moneta”. Così promise Rendine, e così è stato. Il video di risposta al tutorial edito da Hera sarà su tutti i social a partire da lunedì alle 13, e vede Masotti e Rendine dibattere davanti a un cassonetto di via Canapa. “Uno di quelli inaccessibili agli invalidi” dice Rendine spiegando la scelta della location, rivelando che “non si è voluti andare a Pontelagoscuro dove ho ricevuto segnalazioni di tanto pattume fuori”. Situazione analoga anche in Santa Caterina da Siena: “Il giorno che sono stati installati i nuovi cassonetti, verso le 12, una residente ha chiamato Hera perché c’era immondizia in strada. Il pattume è stato prontamente rimosso, ma è pur sempre un servizio extra che pagano i cittadini”.

Se poi, secondo Gol, è anticostituzionale fornire un servizio senza sapere il costo ecco che se Massimo Masotti esclama “par sparagnar a but via il paciug ogni 40 dì”, Rendine, prontamente ribatte: “E’ al cunsili cumunal che decide quanti conferimenti far. È come girare gratis con una macchina 4 mesi, e po invenzi ad pagarla 2 miliun i tla fa pagar 18 miliard”.

Il dibattito, davanti al cassonetto, si sposta poi sulla manovella, con Rendine che commenta: “Al posto della manovella, non si poteva pensare ad un sistema che facesse aprire, pur con la carta Smeraldo, la calotta con un pedale? Sarebbe stato più pratico”. Il dito, quindi, si punta contro la carta Smeraldo “indice di debolezza di questa amministrazione”, perché “a Bologna Merola, a Modena Bonaccini e a Ravenna che hanno un sindaco tosto”, non si “fanno imporre certe cose”.

Che cosa farà, quindi, Gol? “Ho proposto a Hera, in commissione consiliare, di fare un sondaggio ai cittadini per chiedere le loro opinioni – annuncia Rendine -. Non l’hanno fatto e ora faremo noi un referendum cittadino, costituendo i comitati referendari”.

“Diminuiranno anche i punti di conferimento, quindi i cassonetti saranno più lontani” dice Rendine, prima di tornare di fronte al cassonetto con Masotti: “S’in fa brisa dal paciug quei dl’aministrazion iè brisa cuntent. I par chi faga a posta”.

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