Attualità
23 Settembre 2017
L'assessore Maisto: “Un lavoro di squadra che sfata il mito della città vecchia”

Use-It, anche a Ferrara la mappa per i giovani viaggiatori

di Redazione | 3 min

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C’è un nuovo strumento per i turisti a Ferrara, a patto che siano giovani, con pochi spicci in tasca e che mastichino la lingua inglese. Si chiama Use-It Ferrara ed è una mappa della città intra Mura raccolta in un fazzoletto di carta di circa settanta centimetri, ripiegato su se stesso fino a farlo stare in tasca.

Il format. La prima mappa per giovani viaggiatori nasce nel 2005 in Belgio – ma ha parenti stretti nella Copenhagen degli anni ’70 – e si trasforma ben presto in un format europeo: Use-It oggi abbraccia 40 città, cinque in Italia. Tra queste, anche Ferrara.

Cos’è Use-It. Non una semplice mappa, non le solite strade. La particolarità di Use-It è l’essere made by locals, scritta da quelli del posto, da chi la città la vive tutti i giorni. ‘Quelli del posto’ in questione è la redazione di Listone Mag. Eugenio Ciccone, presidente dell’omonima associazione, un progetto simile, lo aveva nel cassetto da anni. Poi, nel novembre 2016, ha trovato un partner che investisse nel format, il Consorzio Visit Ferrara, un interlocutore che lo finanziasse, il Comune, e un terzo partner che ne seguisse i primi passi, l’Università di Ferrara. Così è iniziata l’avventura della mappa che oggi riunisce in un solo posto 80 punti di interesse – soprattutto ‘food & drink’ – una manciata di proposte bizzarre e le più tradizionali tra le tappe turistiche.

La mappa di Ferrara. Il format ha imposto la lingua inglese, la forma cartacea – c’è anche una App, ma per scoprire la città, si sa, bisogna avere il naso oltre lo schermo – e il pubblico di riferimento. Lo ricorda Ciccone durante la presentazione: “La mappa è pensata per un pubblico cosmopolita, per i cittadini del mondo che preferiscono soluzioni economiche e accessibili”. Ma ci sono moltissimi spunti originali, a partire dalle illustrazioni di Laura Massaro fino al percorso sul fiume, passando per le proposte da seguire durante una giornata di pioggia o per quelle, bizzarre, che ti prendono per mano e ti portano dove vanno i ferraresi, per vedere quello che vedono. C’è persino una Lucrezia Borgia – per l’occasione dipinta come influencer – che ti invita a far visita al Castello, o Savonarola in veste di hooligan.

Per il vicesindaco Massimo Maisto, il progetto è un successo: “Abbiamo fatto una bella cosa, un lavoro di squadra che sfata il mito della città vecchia e che sarà il punto di partenza per la Ferrara Contemporanea”, spiega in una Sala del Factory Grisù che traboccava di gente. Per Zeno Govoni (Consorzio Visit Ferrara) è la strada giusta, “ora che local è la nuova parola magica per far turismo”. Ora la vera sfida sarà distribuire le 50.000 copie – per gli esercenti interessati ad esporle, basterà contattarli attraverso il sito www.use-it.travel – perché chi si chiede, cos’altro c’è da vedere? abbia la risposta a portata di mano. Almeno fino alla prossima mappa del giovane viaggiatore: tra un anno la Use-It Ferrara si rinnoverà. Non resta che collezionarle.

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