di Silvia Franzoni

Forse non tutti sanno che… a Ferrara si può organizzare un barbecue tra amici in aree verdi pubbliche. Basterà rispettare alcune norme – per esempio, prevedere un secchio di 10 litri pieno d’acqua – e comunicare l’iniziativa all’ufficio di competenza. Ma questa è solo una delle tante azioni di partecipazione civica e uso degli spazi aperti: dalle social street alla creazioni di orti urbani fino alle esibizioni in strada. Strumenti normativi e procedure ne hanno sempre regolato l’attuazione sul territorio comunale, ma non sempre sono semplici e, quando semplici, restano sconosciuti.

Il progetto ‘Ferrara mia 2014-2016’ si volgeva proprio in questa direzione: attivare un processo d’ascolto con le esperienze locali di partecipazione per conoscerne domande e proposte. Le esperienze coinvolte sono state riunite in una rete informale, oggi costituita da 65 ‘pratiche’; e hanno saputo indicare le migliorie da apportare ai regolamenti comunali; rendendoli più semplici. A farli conoscere ci ha pensato invece un prontuario ad hoc (Faq, disponibile sul sito dell’Urban center).

Da quel progetto è nato un regolamento – approvato a marzo 2017 – che disciplina le relazioni tra amministrazione e cittadinanza sul tema del governo partecipato dei beni comuni; “ci siamo cuciti addosso il regolamento, è il primo che sia stato scritto coinvolgendo i cittadini”, evidenzia con orgoglio l’assessore alla Rigenerazione urbana e Partecipazione Roberta Fusari.

Sedici ‘pratiche’ hanno poi firmato un Accordo Formale per la continuazione del progetto, che prevede l’auto-rappresentazione e l’ampliamento della rete di esperienze civiche. Il nuovo progetto si chiama ‘Officina dei saperi’, è tra i vincitori di un bando regionale per la partecipazione ed è stato affidato all’Urban Center, lo strumento con cui la pubblica amministrazione riunisce in un unico spazio tecnici, responsabili politici e cittadini.

Oggi ‘Officina dei saperi’ è alla sua seconda fase, quella che riguarda il ‘viaggio nelle frazioni’. Ha ottenuto un nuovo finanziamento regionale di 5.200 euro a cui si somma un cofinanziamento comunale, pari a 2.300; ed è pronta a portare in tutte e 43 le frazioni un “apprendimento tra pari attraverso lo scambio di saperi e informazioni”, come spiegano Ilenia Crema e Chiara Porretta (UrbanCenter).

Una estensione a tutto il territorio comunale che si accoda ad un ‘viaggio’ già avviato, quello dei “sopralluoghi che da tempo facciamo per raccogliere le priorità di intervento”, evidenzia l’Assessore al Decentramento Simone Merli. Il ‘viaggio’ terminerà a marzo 2018, quando l’Urban Center presenterà alla Giunta una bozza del nuovo Regolamento comunale per la disciplina della partecipazione popolare all’amministrazione locale.