Portomaggiore
20 Settembre 2017
Il rientro del disavanzo di 5,3 milioni da spalmare in 10 anni. Si vendono le azioni Hera. Minarelli: "Cercheremo di gravare il meno possibile sui servizi"

I debiti non danno pace a Portomaggiore

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Il marito di Isabella Internò: “Mai chiesto nulla a mia moglie”

"Non sapevo nulla e non ho chiesto nulla a mia moglie sulla vicenda prima della riapertura del caso nel 2011”. Si può riassumere così la testimonianza in Corte d’Assise a Cosenza di Luciano Conte, marito di Isabella Internò unica imputata nel processo istruito per far luce sulla morte di Denis Bergamini avvenuta il 18 novembre 1989

Caporalato. Un “contratto morale” per ottenere il permesso di soggiorno

Una settimana lavorativa di sette giorni su sette, senza ferie, con soli trenta minuti di pausa pranzo e una paga da 7 euro all'ora, inizialmente promessa ma alla fine mai corrisposta. Queste le principali clausole del "contratto morale" - come lui stesso l'ha definito - che un 51enne di nazionalità senegalese aveva 'sottoscritto' con Ahmed El Alami della Coop Agritalia di Verona

Sei chili e mezzo di droga “tutta per lui”. Condannato a 8 anni

Lo avevano trovato con sei chili e mezzo di eroina purissima. E lui, Hassan Saad Ul, 26enne pakistano arrestato in aprile dalla squadra mobile di Bologna, non ha mai voluto dirne la provenienza, salvo - in sede di convalida dell’arresto - dire come dichiarazione spontanea che non era uno spacciatore e che quel quantitativo abnorme era per uso personale

di Pietro Perelli

Portomaggiore. Nuovo consiglio comunale dopo quello del 7 agosto in cui si torna a parlare dello stralcio crediti che ha movimentato l’estate portuense. “Una situazione straordinaria – la definisce il capogruppo di maggioranza Dario Bernardi – che ha visto la giunta svolgere un lavoro profondo e rapido con il quale si è evitato che fosse un commissario straordinario a porre rimedio a questo problema”.

Gli ordini del giorno più discussi riguardano l’esame e l’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2016, il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale e la cessione delle azioni di Hera in possesso del Comune.

Come spiega il sindaco Nicola Minarelli “lo stralcio dei residui attivi che ci consegna un bilancio 2016 fortemente negativo è attribuibile per il 25% del suo valore agli anni post 2011 e per il 75% agli anni precedenti. Il disavanzo complessivo è di 6,5 milioni di euro di cui 1,2 derivanti dal disavanzo tecnico del 2015 e spalmati in trent’anni”.

Il disavanzo da cui il Comune deve rientrare è quindi di 5,3 milioni di euro ed è stato deciso di spalmarlo in dieci anni. Il piano di rientrò dovrà essere presentato entro novanta giorni dalla delibera. Nel suo intervento Minarelli spiega anche come, a suo avviso, da questi 5,3 milioni siano da togliere circa 1,2 milioni di euro di risorse accantonate a vario titolo che, una volta sbloccate, potranno diminuire l’aggravio. Da ciò deriva che “il disavanzo effettivo – spiega il sindaco – è di 4,1 milioni di euro e che nel ripianarli cercheremo di gravare il meno possibile sui servizi e quindi sui cittadini”.

Critici sono gli interventi delle opposizioni che criticano per voce di Gian Luca Lombardi (Lega Nord) “come il rendiconto non sia stato presentato entro i limiti del 30 aprile e neanche entro i 50 giorni di proroga concessi dal decreto Minniti”. Più articolato invece l’intervento di Giovanni Tavassi (Gruppo misto – Prc) che ricorda in particolare come negli ultimi tre anni l’indebitamento comunale sia aumentato di circa 600 mila euro (15.354.193,82 euro nel 2014, 15.797.714,03 nel 2015 e 15.954.568,68 nel 2016). “Ogni bambino che nasce a Portomaggiore – critica Tavassi – ha attualmente un debito di circa 1.357,14 euro”. “Nonostante questo aumento – controbatte il sindaco – non possiamo dimenticare che dal 2011 al 2016 l’indebitamento è passato da ventuno milioni a quindici”.

Direttamente collegato all’indebitamento comunale vi è la vendita delle azioni di Hera, avvenuta alla fine del giugno scorso, che ha portato introiti per 556.000 euro. Anche in questo caso le opposizioni criticano l’agire della giunta e, in particolare, il consigliere Tavassi ricorda che “quando si parla di acqua per noi è sempre acqua pubblica e la vendita di azioni Hera da parte del Comune sposta il peso dal pubblico al privato”. Lombardi invece mette l’accento sugli introiti che Hera ogni anno portava nelle casse comunali affermando che “non si vendono i gioielli di famiglia”.

Nel rispondere, il sindaco, spiega come “la vendita delle quote di Hera era vincolata all’acquisto da parte di un altro ente pubblico per cui non vi è passaggio da pubblico a privato ma da pubblico a pubblico”. “Inoltre – continua – è una misura straordinaria dovuta all’eccezionalità del rientro che dobbiamo affrontare e le altre proprietà comunali non avevano un’appetibilità sul mercato pari a questa”.

La maggioranza ha approvato compatta tutti i provvedimenti presi in esame.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com