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Due pazienti operati nello stesso giorno dalla stessa professionista accusano un infarto. Entrambi, era il 19 maggio del 2023, vengono ricoverati nell'ospedale del Delta di Lagosanto per farsi sottoporre a un intervento di colonscopia. Poco dopo accusano entrambi un arresto cardiaco
Si è presentato a casa della ex compagna armato di mazzetta da muratore, falce, scalpello e cesoia, molto probabilmente perché non aveva accettato la fine della loro relazione
Prosegue il processo nato dall'inchiesta relativa alle presunte difformità strutturali dello stadio Paolo Mazza, riscontrate durante il cantiere per i lavori di ampliamento dell'impianto sportivo cittadino fino a 16mila posti, avviato dopo la permanenza della Spal in Serie A nel campionato di calcio 2018-2019
Prima hanno ripetutamente spinto un addetto alla sicurezza, poi gli hanno rifilato un pugno al petto nel tentativo malriuscito di scappare con la refurtiva
La seconda persona è stata controllata in viale IV Novembre. Nascosta accuratamente all’interno di un fazzolettino sporco utilizzato per soffiarsi il naso, c'erano circa 5 grammi di hashish. Con sé aveva anche 480 euro in contanti. Per tale ragione l'uomo è stato denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio
Un’evasione Iva per oltre 3,6 milioni di euro è stata accertata dall’ufficio delle Dogane e dalla Guardia di Finanza di Ferrara al termine di indagini nei confronti di una ditta della provincia di Ferrara attiva nel settore del commercio di materiale elettrico.
Secondo le verifiche di doganieri e finanzieri, la ditta in questione nel 2013 avrebbe acquistato materiale da diversi fornitori senza l’addebito dell’Iva, tramite false dichiarazioni di intenti, per poi creare negli anni successivi una società di diritto sloveno e un’altra nel Ferrarese, riconducibili allo stesso rappresentante della ditta indagata.
Secondo quanto appurato, lo scopo della società slovena sarebbe stato quello di simulare acquisti e vendite ‘intra’ (cioé tra soggetti della Comunità Europea), mentre quella con sede nel Ferrarese avrebbe avuto lo scopo di acquistare i beni della slovena per rivenderli subito al destinatario finale formalizzando il tutto con fatture per operazioni inesistenti.
L’indagine, che risulta ancora in corso, è nata dalle denunce formalizzate alla Procura di Ferrara.
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