Attualità
20 Settembre 2017
A formalizzare l'attribuzione di tale ruolo per il restauro di chiesa e convento sarà una convenzione con il Comune di Ferrara

Il Segretariato Regionale del Mibact stazione appaltante per il restauro di Santa Rita

di Redazione | 2 min

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Sarà il Segretariato Regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per l’Emilia Romagna a svolgere il ruolo di stazione appaltante per la progettazione e l’affidamento dei lavori di riparazione e miglioramento strutturale post sisma del complesso dell’ex convento di Santa Rita a Ferrara, in parte di proprietà del Comune.

A formalizzare l’attribuzione di tale ruolo sarà una convenzione tra il Comune di Ferrara e lo stesso Segretariato, il cui testo è stato approvato dalla Giunta.

Il complesso immobiliare, che anticamente ospitava il convento di S. Rita attiguo alla chiesa dei SS Giuseppe, Tecla e Rita, in via Carlo Mayr, rappresenta un raro esempio di stile barocco per la città di Ferrara e mantiene i caratteri tipici del Seicento ferrarese. Si tratta di una costruzione molto estesa e ricomprende proprietà diverse. Il Comune è proprietario in particolare del piano terra del convento attiguo alla chiesa oggi di proprietà del Ministero degli interni (Fec – Fondo Edifici di Culto). Gli ambienti non sono mai stati restaurati, nonostante la loro importanza storica per la cultura del territorio, legata al fatto che probabilmente la biblioteca è stata sede di uno studio di cultura ebraica, come testimoniato dagli affreschi presenti nella volta.

Per la realizzazione del progetto relativo al convento il Comune ha messo a disposizione 70mila euro derivanti dai fondi del risarcimento assicurativo per gli eventi sismici relativi a immobili comunali. Per la chiesa di proprietà del Fec è stata invece stanziata una somma di oltre 970mila euro.

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