Cronaca
17 Settembre 2017
La sentenza del tribunale civile a favore di una donna che nel 2011 si schiantò con l'auto contro l'albero non protetto da guardrail. L'ente deve pagare oltre 150mila euro

Finì con l’auto contro un platano, la Provincia condannata a risarcire

di Daniele Oppo | 3 min

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Quell’albero non doveva essere lì oppure doveva esserci un guardrail davanti a lui, in modo da proteggere gli automobilisti da eventuali urti. Per questo la Provincia di Ferrara è stata condannata dal tribunale a risarcire il danno a una signora che, nel 2011, finì addosso a un platano riportando gravi e invalidanti lesioni.

L’incidente è avvenuto la mattina del 23 agosto 2011, sulla Sp 15, al km 28+150, nel territorio di Jolanda di Savoia. L’auto, guidata dalla signora Daniela Rasconi, sta viaggiando in direzione Tresigallo-Massa Fiscaglia quando, probabilmente a causa di un colpo di sonno o di un malore improvviso, sbanda e invade la corsia opposta, esce fuori strada e sbatte in maniera violenta contro un platano presente a bordo strada. A seguito dell’impatto la signora riporta lesioni gravissime, mentre l’auto è completamente distrutta, tanto che risulterà antieconomico ripararla.

Ne nascono due procedimenti: uno penale, che è ancora in corso, e uno civile, con la signora e il suo compagno (proprietario dell’auto) che citano in giudizio la Provincia di Ferrara. Il danno si sarebbe potuto evitare o, quantomeno, le conseguenze sarebbero potute essere di portata molto minore se l’ente avesse agito come in suo dovere secondo la legge: eliminando il platano – posto a meno di 6 metri dalla carreggiata – oppure posizionando un guardrail a protezione, come già accaduto in altri tratti della stessa strada.

Con sentenza dello scorso luglio, il giudice civile ha avvallato le ragioni dei due ricorrenti, assistiti entrambi dall’avvocato Luca Nicolussi, condannando la Provincia a pagare oltre 150mila euro alla signora – a cui è stata riconosciuta un’invalidità permanente del 37% – come risarcimento del danno patito, già decurtato della quota di corresponsabilità della vittima stessa nel verificarsi dell’incidente.

La Provincia comunque è coperta da una polizza assicurativa, quindi sarà la relativa compagnia a dover corrispondere l’importo dovuto, ma ad oggi non risulta alcun pagamento nonostante le reiterate richieste formulate dall’avvocato Nicolussi e, al momento, non è dato sapere se presenterà appello presso la Corte d’Appello di Bologna, con richiesta di sospensione della provvisoria esecuzione della sentenza.

«È stata una lunga ed estenuante battaglia giudiziaria, ma alla fine la giustizia e il buon senso hanno prevalso – commenta l’avvocato Nicolussi -. Per quanto concerne questo genere di incidenti stradali, solo l’autorità giudiziaria ha il potere di cambiare lo stato delle cose, condannando la Pubblica Amministrazione a risarcire i danni alle vittime della strada. Se ciò avvenisse abitualmente, al fine di evitare il risarcimento dei danni alle vittime, l’ente proprietario delle strade costeggiate dai platani o altre insidie, si vedrebbe costretto a porre in essere tutte le misure idonee a mettere in sicurezza gli automobilisti, per esempio posizionando un guardrail nei tratti stradali con le caratteristiche anzidette. Sono professionalmente e umanamente molto soddisfatto della decisione presa dal Tribunale di Ferrara, e confido che possa rappresentare solo un inizio, e che quindi altri giudici ne seguano senza remore i principi espressi. Ogni anno centinaia, anzi migliaia di automobilisti muoiono o riportano lesioni gravissime impattando contro gli alberi posti sul ciglio delle strade extraurbane. Ciò non è più tollerabile, e la sentenza del Tribunale di Ferrara lascia ben sperare che sulle strade della Provincia di Ferrara, e non solo, vengano al più presto adottati tutti gli accorgimenti del caso e non capitino più incidenti così devastanti come accaduto alla mia assistita».

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