Comacchio
18 Settembre 2017
Il primo bilancio di Ascom e Asbalneari: "Stagione positiva ma bisogna investire su un prodotto fuori mercato"

Comacchio e Lidi, si prevede ‘bel tempo’ per i dati sul turismo

di Redazione | 3 min

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di Giuseppe Malatesta

Comacchio. Si prevedono splendidi i dati della stagione balneare dei lidi comacchiesi, almeno per i tre mesi in cui effettivamente era il sole a splendere in riviera.

E per un giugno, luglio e agosto caratterizzati da buone presenze e cielo limpido, un settembre uggioso potrebbe chiudere in malomodo la stagione rivaresca. Questo in sintesi il bilancio sull’estate comacchiese, provvisorio e del tutto soggettivo, di Ascom e Consorzio Asbalneari, interpellati ancor prima che i dati diffusi dalla Regione siano a disposizione.

Unici dati alla mano, quelli relativi alle uscite autostradali di Ferrara Sud e degli altri caselli dell’area costiera regionale. “A fine luglio si registrava un + 6% di uscite, a fronte di una media regionale del 4% – nota Gianfranco Vitali, presidente di Ascom Comacchio e coordinatore della Destinazione Turistica Romagna –, ma è un dato che va interpretato considerando gli arrivi in aereo e in treno, non così rari”.

Proporzionalmente, il dato generale per la calda estate ormai alle porte potrebbe si stanzierebbe, prevede Vitali, attorno al + 5% rispetto al 2016, un incremento che interesserà più o meno in egual misura la riviera romagnola e che nel comacchiese riguarda in misura minore le seconde case. “Un problema – fa notare Ascom – che perdura, legato ai cambiamenti delle modalità di vacanza”.

Non l’unico. “Nonostante una stagione positiva e difficilmente ripetibile, è più che mai necessario riprendere a investire per rinnovare il prodotto, o le possibilità di successo saranno destinate a calare. Il nostro – aggiunge infatti Vitali – è un prodotto fuori mercato, o meglio spesso la qualità non è adeguata al mercato. C’è bisogno di insistere su questo: gli istituti bancari, in questo senso indicatori importanti, ci dicono che le richieste di finanziamenti per investimenti sono pochissime. Questo è un campanello d’allarme”.

“Investimenti? Sicuramente per il chi opera su terreni demaniali (all’infuori dei Lidi Scacchi, Pomposa e Nazioni) questa problematica è legata alla direttiva Bolkestein, ancora indefinita dopo anni e anni di iter” commenta Nicola Bocchimpani, presidente del consorzio Asbalneari.

Per il resto, il vero spauracchio è l’erosione della costa. “Si consideri che probabilmente tra un anno gli stabilimenti avranno rinunciato ad una fila di ombrelloni in spiaggia, che tradotto significa una ricettività ridotta in media del 20%. Come possiamo sostenere un investimento a lungo termine senza la garanzia di rientrare? Ponderare interventi è complicato quando intorno manca una visione di insieme: mancano infrastrutture, trasporti, strutture ricettive, eventi e circuiti che favoriscano i pernottamenti”.

Per Bocchimpani, l’unico comparto che può affrontare nuovi investimenti è quello di camping e campeggi. “Loro lavorano molto bene, il resto non è a sistema. Abbiamo un prodotto turistico non collocabile sul mercato – dice sul balneare -, che vive per l’80% sugli appartamenti di proprietà e sul mordi e fuggi”.

Emblema del mordi e fuggi è proprio il mese in corso, condizionato dal meteo incerto che scoraggia le partenze. “Ci si accontenta per settembre, dopo tre mesi in cui non abbiamo perso un solo weekend” ricorda Bocchimpani, mentre per Ascom “si avrà una leggera flessione rispetto ad un anno fa, ma i ricavi di settembre incidono fortunatamente meno sui bilanci delle aziende turistiche, e sono quelli che interessano agli imprenditori”.

A riservarsi una valutazione su dati certi l’assessore al turismo Riccardo Pattuelli: “Dai macrodati sembra un trend positivo nei primi mesi, proseguito poi, ma per un’analisi bisogna attendere fine settembre e le sue presenze soprattutto di turisti stranieri. Sarà interessante vedere, oltre alle percentuali, se ci sia un cambiamento sulle preferenze di periodo e di modalità”.

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