“Il problema dei tempi di attesa per la densiometria ossea ricorre spesso anche presso i nostri Uffici Relazione con il Pubblico, e in questo caso non tanto perché ci sia un reale disallineamento tra offerta e domanda, ma piuttosto perché le persone che chiedono di ricevere la prestazione non sono state adeguatamente informate in merito alle condizioni di erogabilità disposte per il Servizio Sanitario Nazionale”.

Le direzioni generali delle due aziende sanitarie ferraresi, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria e l’Ausl – intervengono sulla chiusura all’ospedale di Cona dell’agenda prenotazioni per l’esame di densitometria ossea, oggetto di interrogazione in Regione da parte di Raffaella Sensoli (M5S), critica sul fatto che tale prestazione, negata dal servizio pubblico, sia invece garantita quasi con immediatezza in regime di libera professione.

“L’offerta di densitometria è strutturata sul territorio provinciale in linea con la normativa vigente, relativamente alla definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza, secondo cui la Densitometria Ossea è parzialmente esclusa dai Lea – spiegano i dirigenti sanitari -. Questo significa che l’esame viene garantito, nei tempi standard di attesa (pari a 60 giorni), esclusivamente ai soggetti con condizioni patologiche particolari come: precedenti fratture da fragilità ossea; terapie croniche con cortisonici, antiepilettici, immunosoppressivi, chemioterapici, ecc.; patologie a rischio di osteoporosi come celiachia, fibrosi cistica, insufficienza renale cronica, leucemia, ecc.; menopausa precoce prima dei 45 anni e via dicendo. In altri termini l’indagine è garantita entro i tempi standard per quelle condizioni di salute per cui la prestazione presenta il maggior grado di efficacia diagnostica”.

“Dalle verifiche effettuate (ed effettuabili) presso l’ufficio agende del Centro Servizi di Cona – riferiscono le due aziende sanitarie -, si conferma la disponibilità a Cup di densitometria a novembre 2017 per la priorità D-programmabile (storicamente indicato come Gruppo A). In altri termini risulta garantito il tempo massimo di attesa di 60 giorni per i pazienti affetti dalle condizioni patologiche ricomprese nei Lea”.

Per la densitometria prescritta con priorità P-programmata (storicamente indicata come Gruppo B), ovvero per l’esame rivolto a pazienti le cui condizioni cliniche non risultano ricomprese nei Lea, la prima disponibilità in prenotazione è di fatto fruibile tramite Cup ad aprile 2019. “Si tratta di prestazioni offerte in maniera “residuale” secondo la disponibilità del sistema” ribadiscono le direzioni generali.

“Non si conosce il tipo di prescrizione in possesso delle diverse persone che pare abbiano portato il caso all’attenzione della stampa, ma stante i dati rilevati, se ne può dedurre che trattasi di condizioni cliniche non rientranti nei casi sopra citati – proseguono -. È poi probabile che le persone non conoscano le indicazioni normative, ma a fronte di dubbi e di tempi di attesa di anni, un chiaro confronto con il prescrittore può aiutare a comprendere meglio la situazione”.

Per quanto riguarda il regime di libera professione, “nel primo semestre 2017 sono state erogate, presso la struttura di Cona in libera professione 26 densitometrie ossee e 3.653 in regime istituzionale – rendicontano le aziende sanitarie -, il che rende esplicito che la scelta della libera professione è soltanto marginale e che il sistema è in grado di rispondere ai chi esprime un bisogno per cui la prestazione è appropriata”.

“Speriamo di aver contribuito almeno un po’ a fare chiarezza e di aver risposto ai dubbi posti dalla consigliera Sensoli – chiosano i dirigenti nei confronti della consigliera pentastellata – ricordando che gli uffici delle due aziende sanitarie del territorio, così come i medici prescrittori, sono in grado di dare le informazioni necessarie agli utenti”.