Raffaella Sensoli

La consigliera regionale del M5S Raffaella Sensoli si scaglia contro l’assegnazione dei bonus di risultato ai dirigenti dell’Ausl di Ferrara.

«Da notizie di stampa abbiamo appreso che nel mese di agosto, in anticipo rispetto agli anni precedenti, e sorge il dubbio che sia stato fatto volutamente per passare in sordina, sono stati assegnati ed erogati i premi di produzione ai vertici amministrativi dell’Ausl di Ferrara, relativi all’anno 2016 – afferma la consigliera -, nonostante il 2016 si sia caratterizzato per numerose notizie negative per l’Ausl stessa e numerosi disservizi per l’utenza (liste di attesa lunghe per esami e visite, liste lunghe per ricoveri ed interventi chirurgici, tagli di numerosi servizi territoriali, riduzione di posti letto, attese interminabili ai pronto soccorso)».

La consigliera rileva che i nuovi vincoli normativi per l’attribuzione dei bonus (massimo il 10% del compenso normale) non sono sufficienti per evitare situazioni non accettabili: «I compensi già alti dei vertici amministrativi delle Ausl dovrebbero essere una sufficiente retribuzione; paradossalmente però, la stessa azienda per risparmiare sui costi prevede per il personale sanitario turni da 11 ore di lavoro, costringendo gli operatori, in gran parte over 50, al maxi turno notturno, che porta ad un incremento del carico di lavoro ancor più gravoso in tale fascia oraria. Quindi – osserva Sensoli – si risparmia sul personale, ma si continuano ad elargire premi ai dirigenti usando soldi dei cittadini che potrebbero essere spesi per la collettività e non per il vantaggio di pochi. Inoltre, la valutazione dei dirigenti oltre ad essere affidata alla discrezionalità della giunta regionale, dipende anche dall’andamento di alcuni parametri su cui si misurano gli effetti complessivi dell’azione di governo regionale quali pil, tasso di occupazione, incidenza di povertà e percentuale di popolazione universitaria, oltre alla ottimizzazione delle risorse nei singoli settori, parametri che nulla hanno a che vedere con l’effettiva azione di chi percepisce i premi di risultato».

«In questa già difficoltosa situazione, inoltre – prosegue la consigliera regionale – si aggiunge la vicenda del collaudo della struttura ospedaliera di Cona, giunto dopo 27 anni dall’inizio della sua costruzione, ritardo che si potrebbe ipotizzare essere voluto per prolungare la durata della concessione a Progeste, tenuto conto che la durata della concessione ha inizio dalla data dell’approvazione del collaudo suddetto. Per questo ho depositato una interrogazione dove chiedo all’assessore Venturi se non ritenga opportuno azzerare i premi di produzione dei vertici amministrativi dell’Ausl di Ferrara ed agire invece dei turni degli operatori sanitari che porta ad un incremento del carico di lavoro in tale fascia oraria per gli operatori inaccettabile, ricercando in altri ambiti i risparmi di spesa necessari al bilancio. Inoltre ho chiesto all’assessore rassicurazioni riguardo la conclusione del processo di collaudo tecnico amministrativo dell’ospedale di Cona, chiedendo conferma che non sia stato in alcun modo ritardato al fine di favorire un durata più lunga della concessione a Progeste, protagonista ormai di una vicenda degna delle più longeve soap opera. Peccato però che questa sia la triste realtà e che si tratta di soldi e salute dei cittadini«.