Attori-detenuti in scena al carcere ferrarese per rappresentare “L’irresistibile ascesa degli Ubu”. Questo il titolo dello spettacolo che verrà presentato venerdì 29 settembre, alle 20.30, presso la casa circondariale di Ferrara nell’ambito del festival di Internazionale che anche quest’anno torna a incontrare il carcere e il talento artistico ivi celato.
La compagnia dei detenuti-attori del teatro dell’istituto penitenziario, per la regia di Horacio Czertok e Davide Della Chiara, porteranno sul palco la prima puntata dell’epopea di padre Ubu, un personaggio a cavallo tra il Macbeth di Shakespeare e l’Arturo Ui di Brecht.
Il testo scritto da Alfred Jarry alla fine del diciannovesimo secolo è una metafora caustica che narra i lati oscuri del potere, le sue logiche perverse. Con il gusto irriverente di certa satira popolare a tinte grottesche Jarry dà la possibilità di guardare con ironia gli Ubu che ci circondano e un po’ quello che si annida dentro ognuno di noi.
Per assistere allo spettacolo è obbligatorio prenotarsi perché i posti sono limitati e ai partecipanti verrà data comunicazione della condotta da tenere. I biglietti verranno venduti presso il botteghino del Teatro Nucleo in via Ricostruzione 40 a Pontelagoscuro.
Il progetto rientra nel teatro della casa circondariale di Ferrara, fondato nel 2005 dal Teatro Nucleo, con il patrocinio del Comune di Ferrara – Asp, che ha proseguito con continuità fino alla presente stagione. Molti detenuti hanno partecipato ad una formazione nella quale il teatro compie una funzione educativa dove l’aspetto artistico è strettamente legato allo sviluppo di quelle che vengono denominate competenze sociali, necessarie per un riuscito reinserimento nella società. Senza tralasciare però l’aspetto forse più sorprendente, ovvero l’emergere di veri e propri talenti , capaci de dare al teatro tanto – o forse molto di più- di quanto hanno ricevuto.
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