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28 Agosto 2017
Per il regista l’omaggio del Sncgi alla 74a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

A Placido il premio che fu di Antonioni

di Redazione | 3 min

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Sarà attribuito quest’anno a Michele Placido il Premio Pietro Bianchi che i Giornalisti Cinematografici Italiani, il SNGCI, assegnano tradizionalmente, ormai da 39 anni, nel corso della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Attore e regista, da sempre attento non solo al valore della cultura ma anche alle trame sociali, Placido è una personalità del cinema italiano che ha firmato, con particolare sensibilità, film dedicati anche ai temi del privato come lo sfruttamento dell’immigrazione, fin dall’opera prima Pummarò e fino all’ultimo suo film da regista (e anche attore) premiato collettivamente anche ai Nastri d’Argento: 7 minuti.

Attento come pochi autori alle psicologie femminili, ha sicuramente il merito di aver diretto, come pochi registi, le attrici italiane alle quali ha offerto ruoli che esaltano, con la loro professionalità, uno stile narrativo sempre dalla parte di un ‘femminile’ nel quale non ha indagato solo le pieghe più segrete dell’anima, ma sentimenti, frustrazioni, violenze.

Da attore, poi, ci ha regalato negli anni prove tra le più interessanti anche nel protagonismo – anche popolarissimo – della fiction televisiva, un mondo ormai sempre più cinematografico –lo dimostra quest’anno proprio Venezia – siglato da un personaggio come il mitico Commissario Cattani de La Piovra, nel quale proprio alla Mostra Michele torna, ora da regista, con Suburra.

Il Premio Pietro Bianchi celebra da ben 39 anni, come si diceva, il più grande cinema d’Autore Italiano, ma ha anche premiato alcuni grandi attori come Alberto Sordi, Sofia Loren, Nino Manfredi, Virna Lisi, segnalando, provocatoriamente, negli ultimi anni, per esempio, la scarsa attenzione che i giornali riservano oggi alla critica cinematografica.

Il Bianchi ha segnalato la carriera e il prestigio di un’intera generazione di registi, sceneggiatori, autori della fotografia tra i più rappresentativi del cinema d’Autore: da Mario Soldati (grande sodale e collaboratore di Giorgio Bassani) – nel 1978 il primo “Premio Bianchi” della storia – a Cesare Zavattini, Alessandro Blasetti, Renato Castellani, Luigi Zampa, Alberto Lattuada, Mario Monicelli, Luigi Comencini, Giuseppe De Santis, Francesco Rosi, Dino Risi, Ettore Scola, Paolo e Vittorio Taviani, Luigi Magni, Carlo Lizzani, Bernardo Bertolucci, ed il nostro grande Michelangelo Antonioni, poi gli sceneggiatori Suso Cecchi D’Amico, Age e Scarpelli e Tonino Guerra, il direttore della fotografia Giuseppe Rotunno, il montatore Roberto Perpignani. Negli ultimi anni è stato assegnato anche a Enrico Lucherini, Marco Bellocchio, Giuliano Montaldo, Gianni Amelio, a Enzo D’Alo’ per sottolineare il suo lungo impegno nel cinema d’animazione e, ancora, a Gabriele Salvatores, Ermanno Olmi e nel 2016 a Ugo Gregoretti.

“Festeggiare quest’anno con la Mostra Michele Placido – ha dichiarato a nome del Direttivo Nazionale la Presidente del Sindacato, Laura Delli Colli – è rendere omaggio a un protagonista che non ha mai tradito impegno civile e qualità. Ma soprattutto il pubblico. E questo è un pregio per il quale i Giornalisti Cinematografici, oltre lo sguardo critico, gli dicono, da Venezia, un sincero grazie”.

Placido sarà protagonista dell’omaggio che il SNGCI gli dedica al Lido di Venezia, venerdì 1° Settembre (ore 14.00, Italian Pavilion- Sala Tropicana Excelsior)

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