Cronaca
22 Agosto 2017
Ad agire un solo uomo e non un branco: ha portato la turista in un immobile e ha cercato di violentarla

Com’è andata veramente l’aggressione all’ex distilleria

di Redazione | 2 min

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Non l’azione di un branco, ma quella di una singola persona, anche se non meno grave, anzi. Arrivano dei nuovi dettagli su quella che inizialmente era sembrata un’aggressione ai danni di due turisti tedeschi nei pressi dell’ex distilleria compiuta da un gruppo di uomini africani. Dettagli che modificano sostanzialmente la storia fin qui raccontata, e che provengono direttamente da uno dei due turisti, Stefan, che ha contattato Estense.com per chiarire dettagli di non poco conto.

Secondo quanto racconta l’uomo, domenica pomeriggio, mentre lui è entrato all’interno dell’ex distilleria per fare delle foto, la sua compagna lo ha aspettato fuori. Ma, dopo dieci minuti, quando lui ha fatto ritorno all’esterno, lei non c’era più. «La mia ragazza avrebbe dovuto essere fuori ad aspettarmi – ci spiega Stefan -. Io sono tornato nel giro di dieci minuti, poi l’ho cercata per un’ora».

«È stata rapita da un uomo di colore. L’ha buttata per terra, in una stanza. L’ha tenuta lì per un’ora, l’ha picchiata. E voleva sesso ma è riuscita a fuggire», racconta Stefan,  che nel frattempo la cercava in lungo e in largo, senza trovarla: «Lei non poteva gridare perché lui la minacciava con delle forbici, con quelle le ha tagliato pantaloni e intimo».

Ma a un certo punto dev’essere successo qualcosa, perché l’aggressore è scappato – forse sentendo delle sirene in lontananza -, lasciando andare la ragazza. Lei ha raccolto il coraggio e le forze che le rimanevano ed è fuggita, facendo ritorno da sola al parcheggio di via Scalambra, dove il suo fidanzato l’ha ritrovata: «Quanto è tornata alla macchina e ho visto cosa era successo ho chiamato aiuto».

Di lì a poco sono arrivati i carabinieri e i sanitari del 118.

Stefan rimarca diverse volte che a rapire, aggredire e tentare di abusare sessualmente la sua ragazza sia stato solo una persona di colore e che né lui, né la sua fidanzata hanno avuto a che fare con altre persone di colore. Dunque viene smentito nettamente ogni racconto su accerchiamenti, fughe dentro l’auto e altri accerchiamenti, questa volta del veicolo, con tanto di colpi fortissimi contro la carrozzeria. Niente di tutto questo è accaduto. «È stato un solo uomo – ci dice -. Non ci siamo rifugiati nell’auto, non abbiamo visto altri uomini di colore. Siamo rimasti sorpresi da quanto abbiamo letto sui giornali».

La coppia ha fatto ritorno in Germania nella notte di domenica, dove sono stati ascoltati dalla polizia e dove la ragazza – ancora molto scossa per l’accaduto – è stata visitate dai medici. «Spero che lo trovino», ci dice, infine, Stefan.

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