I carabinieri intervengono per un possibile furto e invece trovano uno spacciatore pronto a vendere marijuana e hashish sulla piazza cittadina. L’intervento dell’Arma, concluso con l’arresto del pusher, era partito domenica sera, alle 22.30 circa, quando è scattato senza motivo l’allarme antifurto a palazzo Manfredini, sede universitaria in via Muratori.
Constatato il falso allarme – le aule del Polo Biomedico non erano state intaccate da presunti ladri – i militari del Norm di Ferrara hanno però notato una persona sospetta che viaggiava in bicicletta e che, alla vista della gazzella, si è data repentinamente alla fuga, abbandonando il mezzo a due ruote in strada per scappare a piedi.
Parte l’inseguimento. Il fuggitivo – un tunisino di 31 anni in Italia senza fissa dimora, nullafacente e irregolare sul territorio – ha anche tentato di liberarsi dello zaino che portava sulle spalle, lanciandolo nel cortile di un’abitazione. Un disperato tentativo per cercare di sbarazzarsi della droga: nello zainetto, infatti, erano contenuti 14 involucri di marijuana del peso complessivo di 36,63 grammi; un pezzo di hashish di quasi 99 grammi; e altri 7 involucri e 3 pezzi senza involucro di hashish per altri 77,90 grammi.
La fuga è durata poco: pochi metri dopo la casa dove ha buttato la droga, il 31enne è stato raggiunto e bloccato da un energico carabiniere che lo ha arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo il recupero dello zaino, il pusher è stato sottoposto alla perquisizione personale. Nella tasca anteriore dei pantaloni aveva 180 euro in contanti che insieme ai soldi rinvenuti nello zainetto (75 euro) sono probabilmente provento di spaccio.
Portato in caserma per accertamenti, il tunisino – N.S. le sue iniziali – è risultato essere irregolare sul territorio italiano ed è stato quindi denunciato in stato di libertà per il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. Terminate le procedure di arresto da parte dell’Aliquota Radiomobile dei carabinieri, l’uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di via Arginone in attesa della direttissima.
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