Portomaggiore. Giovanni Tavassi del Gruppo Misto critica l’amministrazione comunale per l’abbattimento di alcuni alberi nella via Alda Costa.
L’intervento viene a seguito delle lamentele di Legambiente e di alcuni cittadini, ricevute le quali Tavassi ha effettuato un accesso agli atti, dal quale risulterebbe che l’ultima perizia, risalente al 2011, metteva in luce che solo alcuni alberi necessitavano realmente di un abbattimento. «Siccome l’intervento che è stato fatto in via A.Costa ha portato all’abbattimento di 13 dei 21 alberi soggetti alla perizia del 2011 – spiega Tavassi – abbiamo richiesto un ulteriore accesso agli atti e dai documenti ricevuti, compreso progetto esecutivo datato 1° dicembre 2016 e approvato dalla giunta nello stesso mese, si evince che non è stata fatta un ulteriore perizia per vedere lo stato degli alberi e nel progetto é stato così giustificato: “Completano la messa in sicurezza della zona, la rimozione dei platani esistenti che risultano pericolanti, poiché fortemente instabili secondo quanto rilevabile nelle risultanze della verifica statica visiva e strumentale. Da quanto potuto riscontrare gli alberi presenti, nella maggioranza platani, hanno evidenti problemi riscontrabili già da una ricognizione visiva e fortemente inclinati. Pertanto la grande maggioranza, circa il 76% degli alberi, ricade nelle categorie C e D della classificazione Failure Risk Classification della Soc. Italiana di Arboricoltura che rappresentano le due categorie a pericolosità elevata. Occorre certamente evidenziare che con il trascorrere degli anni (lo studio eseguito risale al 2011) la situazione potrebbe essersi aggravata, essendo il fenomeno irreversibile, rappresentando un pericolo a breve termine. Al loro posto saranno collocate nuove essenze arboree, a sostituzione di quelle rimosse, di dimensioni certamente più contenute e compatibili con una manutenzione futura delle opere pienamente gestibile sia in termini operativi che economici”».
Secondo Tavassi, «giustificare l’abbattimento di 13 piante di cui solo 3 erano in categoria D (con una spesa di 10.400,00 euro), dicendo la situazione potrebbe essersi aggravata, è solo un modo per procedere ad un abbattimento coatto dell’alberatura, e crea precedenti per abbattimenti indiscriminati di alberi sul territorio. Come Gruppo Misto siamo contenti che anche l’associazione ambientalista Legambiente stia muovendosi per mettere in luce questa cattiva gestione dell’amministrazione Comunale di Portomaggiore per quanto riguarda l’ambiente».